Debutta in Italia, tradotto da Salani, “La Bestia” il thriller più amato in Spagna, un fenomeno editoriale da 1 milione di copie, dell’autrice una e trina Carmen Mola.
Carmen Mola è lo pseudonimo di tre scrittori e sceneggiatori spagnoli Jorge Díaz, Antonio Mercero e Agustín Martínez, che hanno rivelato la loro identità con grande scalpore durante la cerimonia di assegnazione del Premio Planeta, il più importante premio letterario iberico.
A lungo è stata considerata l’Elena Ferrante spagnola. Frutto di una scrittura collaborativa moderna, di cui i tre autori sono tra gli esponenti più acclamati a livello internazionale, “La Bestia” sarà pubblicato in quindici Paesi.
Ambientato nella Madrid del 1834, “ La bestia” é un romanzo sulla scia dei grandi thriller storici, come “La Cattedrale del mare” di Ildefonso Falcones o “Il nome della rosa” di Umberto Eco.
Il colera ha messo in ginocchio la città spagnola. Ma il terrore ha un altro nome: quello della “Bestia”, un essere spietato e inafferrabile che rapisce le ragazze dei quartieri più poveri e ne smembra i corpi. Quando la piccola Clara scompare, sua sorella Lucía non vuole aspettare di ritrovarne il cadavere: dà inizio così alla sua lotta contro il male e contro il tempo.
Ha quattordici anni e l’inestinguibile coraggio di chi sente di non poter fare altro. Anche perché nessuno sembra voler fermare davvero il mostro, tranne Diego, un giornalista testardo e temerario, che trascinerà nell’indagine anche il suo amico Donoso, un poliziotto cinico ma leale con un occhio solo. Alla loro corsa frenetica parteciperanno monaci guerriglieri, ambasciatori e prostitute, mentre una società segreta tesse i suoi intrighi fatali fra taverne e salotti, palazzi e lazzaretti.
È l’alba di una capitale che nasce nel sangue, di una città che brulica di vita e di morte e lotta per lasciarsi il Medioevo alle spalle .