Roma caput spie. Da sempre baricentro mediterraneo, africano e mediorientale, la Capitale italiana è dall’inizio degli anni ’70 anche uno dei principali crocevia dell’intelligence internazionale. Con i suoi ristoranti capta chiacchere, i bar vedetta, le intercettazioni e le telecamere a gogò e tutto l’armamentario cibernetico e digitale in progress.

Il ritiro della Francia di De Gaulle dal comando militare integrato della Nato, l’Unione Europea, i ricorrenti conflitti mediorientali, il terrorismo islamico, le primavere arabe e la guerra civile in Libia, hanno moltiplicato la presenza e l’attività a Roma delle spie e dei servizi segreti praticamente di tutto il mondo. Meno che all’Onu e a Washington, ma più che a Vienna e Bruxelles, a Londra e a Parigi.
L’invasione scatenata da Putin contro l’Ucraina ha acuito i rapporti con Mosca e la guerra sotterranea fra le agenzie di sicurezza italiane con i vari settori, militari e scientifici, degli apparati di spionaggio russi impegnati in varie attività di interferenza e di intelligence in tutte le regioni.
L’espulsione dei 30 diplomatici russi dall’Italia è collegata alle analoghe espulsioni di oltre un centinaio complessivo di funzionari russi dalla Germania, Francia, Danimarca, Olanda e Belgio. “Questa misura presa in accordo con altri partner europei e atlantici si é resa necessaria per ragioni legate alla nostra sicurezza nazionale e nel contesto della situazione attuale di crisi conseguente all’ingiustificata aggressione all’Ucraina da parte della Russia”, afferma un asettico comunicato della Farnesina.
Dietro la terminologia ovattata della diplomazia, vi sarebbero tuttavia i monitoraggi di tutte le sedi diplomatiche russe a Roma, dalle Ambasciate di Via Gaeta a quella di Villa Abamelek sull’ Aurelia Antica, a Castro Pretorio e presso il Vaticano, dall’Ufficio Consolare in via Nomentana al Centro Russo di Scienza e Cultura di Piazza Cairoli e all’Istituto di Cultura e Lingua Russa in via del Viminale 43, dalla Rappresentanza Commerciale della Federazione Russa in Via Clitunno, agli uffici all’angolo fra Via Vicenza e via Magenta e alla libreria Russa, in via della Cordonata.
