Europe first. Per la Nato l’Europa torna prioritaria. Anche se sembra scontato per la gravità e l’ampiezza della minaccia rappresentata dalla Russia di Putin, in realtà dopo gli sconvolgimenti dell’11 settembre, la guerra ai terroristi islamici, gli interventi in Libia, Afghanistan e Iraq, l’attenzione per il medio oriente e il sud est asiatico, l’Alleanza Atlantica rilancia appieno tutti i suoi originari scopi fondativi di deterrenza e difesa dei paesi membri europei ben oltre le motivazioni del sostegno all’Ucraina.
Oltre alla svolta dell’ingresso della Svezia, e a quella in una prospettiva futura dell’Ucraina, a misurare il successo del vertice di Vilnius sarà soprattutto la concreta attuazione dei nuovi piani di difesa e di potenziamento militare strategico dell’Alleanza.
![La Nato testa i nuovi piani di difesa per il dopo Ucraina](https://www.zerozeronews.it/wp-content/uploads/2023/07/il-vertice-trilaterale-fra-nato-turchia-e-svezia-che-ha-sancito-l-ingresso-di-stoccolma-nell-alleanza-atlantica-600x399.webp)
Un rilancio determinante per la funzionalità e l’efficacia di una Nato già proiettata al dopo Kiev.
Il fulcro essenziale é l’approvazione dei nuovi dettagliati piani di difesa globale dell’alleanza dopo la guerra fredda.
![La Nato testa i nuovi piani di difesa per il dopo Ucraina](https://www.zerozeronews.it/wp-content/uploads/2023/07/christopher-cavoli-2-1-e1689079273993-600x432.jpg)
Predisposte da Chris Cavoli, il generale americano che ricopre il ruolo di Comandante supremo alleato in Europa, le 4000 pagine top secret prevedono una completa revisione della complessa macchina internazionale militare della Nato e forniscono indicazioni chiare per ogni forza armata alleata su come agire in caso di conflitto. Si tratta dell’evoluzione più sostanziale e concreta dalla caduta del muro di Berlino.
Al centro dell’attenzione la Russia, ma senza perdere di vista il terrorismo internazionale. Si comincia con l’elaborazione di tre piani regionali: uno per il nord, che copre l’Atlantico e l’Artico europeo; uno per il centro, che riguarda il Baltico e l’Europa centrale fino alle Alpi; e il piano per il fianco sud dal Mediterraneo e al Mar Nero.
Accanto a questa pianificazione sono previste predisposizioni di interventi per lo spazio, le operazioni informatiche e le forze speciali.
Cinque le priorità immediate: forze terrestri capaci di pronto intervento, in particolare con brigate corazzate pesanti; sistemi integrati di difesa aerea e missilistica in grado di proteggere le unità in movimento; potenza di fuoco a lungo raggio missilistica e d’artiglieria; reti digitali per il trasferimento blindato dei dati fra il fronte e i centri di comando; logistica per supportare e rifornire eserciti in tutta Europa.
Entro la fine dell’anno il Generale Cavoli assegnerà ad ogni alleato specifici ruoli in relazione agli ipotetici fronti che potrebbero aprirsi. Battaglioni e brigate dovranno conoscere in anticipo le loro localizzazioni, che si tratti di un’isola norvegese o di una zona dei Carpazi.
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