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La sindrome del dopo che si avverte a Mosca

Guerra in Ucraina e sindrome russa del dopo. Occhi puntati sul fronte sud, dove la controffensiva di Kiev ha sfondato le difese russe a Robotyne, nella regione di Zaporizhzhia, ma attenzione concentrata sugli sviluppi del dopo Prigozhin a Mosca.

La sindrome del dopo che si avverte a Mosca
Prigozhin e Putin

Il cambio di marcia del contrattacco delle forze ucraine é il primo risultato concreto del recente vertice segreto in una località al confine polacco fra il comandante generale delle forze armate di Kiev, Valerii Zaluzhnyi, il Capo di Stato Maggiore della Difesa della Gran Bretagna Ammiraglio Tony Radakin e il Comandante della Nato il Generale americano Christopher Cavoli.

In  cinque ore di colloqui sarebbe stata in pratica reimpostata la strategia militare dell’Ucraina, concentrando gli sforzi della controffensiva sul fronte della regione meridionale di Kherson, dove le  truppe di Kiev avrebbero annientato la flotta fluviale russa nel delta del fiume Dnipro.

A coprire i contraccolpi di quella che si prospetta come una progressiva ritirata dell’armata russa a ridosso della Crimea é tuttavia la cruenta uscita di scena del capo del gruppo mercenario Wagner, Evgheny Prigozhin e del suo braccio destro Dmitrij Utkin, ex alto ufficiale del servizio di intelligence militare russo Gru, il più sofisticato e ramificato dei servizi di sicurezza di Putin.

“Mai prima d’ora qualcuno tanto al vertice dell’establishment governativo russo era stato ucciso in un attentato così plateale che si sospetta possa essere stato ordinato dal Cremlino” ha dichiarato al New York Times Mikhail Vinogradov, Presidente della St. Petersburg Politics Foundation, uno dei pochi politologi non fagocitati dalla propaganda in Russia.

“ E’ un precedente piuttosto duro”, ha aggiunto Vinogradov, sottolineando come il Cremlino faccia ben poco per dissuadere i russi dall’idea di essere il mandante dell’uccisione di Prigozhin. “Dopotutto – spiega il politologo –  se le élite al potere concludessero che uno dei protagonisti  più potenti del sistema é stato ucciso contro la volontà del Cremlino, ciò rappresenterebbe un segnale devastante della perdita di controllo di Putin”. La sindrome del dopo che si avverte a Mosca

Sempre sul New York Times Abbas Gallyamov, un ex scrittore di discorsi di Putin e ora consulente politico di think tank in Israele, ha detto che la rischiosa decisione di uccidere Prigozhin per inviare un segnale di deterrenza rivela i timori del Presidente russo di perdere il potere.”

Per Matteo Bressan, docente della Lumsa e analista della Nato Defense College Foundation, uno dei punti determinanti dell’impatto che può avere l’eliminazione di Prigozhin é l’effettivo  controllo totale sulla Wagner da parte del Cremlino in maniera da scongiurare una ulteriore mobilitazione di massa, che innescherebbe proteste e reazioni popolari.

“Va ricordato infatti – ha dichiarato Bressan su Formiche Net – che ad oggi la mobilitazione parziale russa ha attinto, in termini di reclutamento, alle minoranze etniche e alla popolazione rurale e periferica con un attenuato riflesso negativo sull’opinione pubblica“.

Nonostante la glaciale flemma delle condoglianze di Putin ai familiari delle vittime dell’ “incidente” all’aereo di Prigozhin, le acque della Moscova che lambiscono il Cremlino appaiono sempre più increspate e nelle strade della capitale sorvolate dai droni ucraini che quotidianamente costringono a sospendere decolli e atterraggi nei tre aeroporti metropolitani, non si sente più gridare lo slogan “finché c’é Putin c’é Russia”.La sindrome del dopo che si avverte a Mosca

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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