A metà strada fra il Norad e la Nsa degli Stati Uniti, il centro di controllo della difesa e l’agenzia per la sicurezza nazionale Usa, l’Agenzia per la cybersicurezza istituita dal Consiglio dei Ministri assume le funzioni operative di centro di controllo e di coordinamento strategico delle azioni di prevenzione e di contrasto nell’ambito del cyberwarfare, la guerra cibernetica.
Una cyberwar sempre più sofisticata e rischiosa che si combatte incessantemente, giorno e notte, sulla rete e sul deep web, la parte sommersa, oscura, di Internet, e che è caratterizzata da continui attacchi alle infrastrutture strategiche, come i servizi energetici, gli archivi informatici, le reti di comunicazione, trasporti, credito, commercio, le reti idriche, l’approvvigionamento di combustibili. Per non parlare degli assetti militari e della difesa del Paese.
Un ruolo operativo che l’Acn, l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale svolgerà alle dirette dipendenze del Premier Mario Draghi e dell’Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Franco Gabrielli, e che sarà incentrato, fra gli altri ambiti, soprattutto sul fronte del 5G, attualmente sovraesposto alle interferenze cinesi.
Oltre alla scelta dei vertici sarà determinante la capacità di coordinamento dell’ACN con le cyber unit che continueranno ad operare nell’ambito del Dis, dell’Aise, dell’Aisi, della direzione generale della pubblica sicurezza e delle Forze Armate.
In pole position per Direzione e vice Direzione dell’Agenzia per la cybersicurezza figurano Roberto Baldoni, numero 2 del Dis con delega proprio al cyber, Michele Colajanni, docente di ingegneria informatica all’Università di Bologna, e Nunzia Ciardi Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni.
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Fondatore e Direttore di zerozeronews.it
Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Rai Palermo e Tg1