Di tutte le presunte “malefatte” che l’opinione pubblica gli addebita, e sono davvero tante, Donald Trump è stato arrestato e rilasciato, come riferiscono la Cnn e altri media americani, per una squallida vicenda di sesso soldi e menzogne.

Unico ex Presidente degli Stati Uniti incriminato e under arrest, é finito sott’inchiesta della Procura distrettuale di Manhattan, a New York, per la frequentazione della pornostar Stephanie Clifford, vero nome dell’allora 25 enne attrice di film ultra porno Stormy Daniel. In vista dell’ingresso nel 2017 alla Casa Bianca, Trump comprò con 130 mila dollari il silenzio della ex “fiamma” mentendo agli inquirenti e al Congresso americano. Una falsa dichiarazione costata 3 anni di carcere al suo avvocato Michael Cohen, che per evitare una condanna più pesante ha ammesso di avere versato la somma alla donna per conto del Presidente in carica.
Nell’ambito dei 34 capi d’imputazione the Donald é accusato da due donne di averle pagate in nero, truccando i bilanci, perchè non rivelassero in piena campagna presidenziale del 2016, le loro relazioni con il tycoon.
A questi due casi, identificati come Woman 1 e Woman 2, ma che per tutti sono la playmate Karen McDogual e Stormy Daniels, la porno star, si è aggiunto il portiere della Trump Tower, Dino Sajudin, che ricevette da Trump 30.000 dollari per non divulgare la storia di un presunto figlio illegittimo avuto da una collaboratrice dello staff.
La prossima udienza del procedimento d’accusa é stata fissata il 4 dicembre del 2023, mentre il processo vero e proprio potrebbe iniziare a gennaio 2024.

Negli uffici giudiziari del procuratore distrettuale assediati dai sostenitori,Trump ha trasformato l‘indictmente day, il giorno dell’incriminazione e della notifica dei capi d’imputazione, in una passerella elettorale che lo ha fatto balzare in testa ai sondaggi delle presidenziali del 2024. Un calcolo che rischia di essere illusorio.
Le menzogne sulla porno story e dintorni si riferiscono soltanto ad una delle inchieste aperte dal dipartimento della giustizia e dal Congresso americano a carico dell’ex Presidente. Sul quale pendono gravi accuse di incitamento all’assalto del 6 gennaio 2021 al Capitol Hill di Washington, in pratica un tentativo di colpo di stato per impedire il legittimo insediamento del Presidente eletto Joe Biden, nonché le accuse riguardanti il trafugamento di dossier della sicurezza nazionale e vari casi di evasione fiscale.

“E’ un’udienza surreale” ha dichiarato quello che è a tutti gli effetti un imputato in stato d’arresto ed in attesa di processo, apparso pronto a cogliere tutte le occasioni possibili per portare all’incasso consenso elettorale e pubblicità. Ma di surreale, nelle immagini newyorchesi della mobilitazione delle forze dell’ordine e delle cosiddette “trump truppen”, i fans del tycoon, vi era era soltanto il livello sempre più basso della politica americana e le tensioni sempre più gravi e prossime al limite di rottura che Trump sta innescando nelle istituzioni degli Stati Uniti.
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Fondatore e Direttore di zerozeronews.it
Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Rai Palermo e Tg1