Nulla di nuovo al Cremlino. Putin punta ad una guerra lunga e di logoramento. Deludendo le speranze di quanti si stanno ancora interrogando sull’inspiegabile abolizione dell’intervento dell’aeronautica militare russa alla parata del 9 maggio e sull’altrettanto misteriosa assenza del Capo di stato maggiore e vice Ministro della difesa di Generale Valerij Gerasimov, a Washington il vertice dell’intelligence Usa ha delineato, in una audizione alla commissione difesa del senato degli Stati Uniti, la strategia del Presidente russo.
Secondo la direttrice della National Intelligence americana, Avril Haines, Putin sta programmando un conflitto prolungato in Ucraina e si prefigge di raggiungere obiettivi oltre il Donbass. Le forze di invasione proseguiranno l’avanzata fino alla Transnistria.
E’ probabile che per continuare a portare avanti la guerra in Ucraina sarà imposta la legge marziale in Russia. Il Cremlino – ha affermato Avril Haines – conta sul fatto che il sostegno degli Stati Uniti e dell’Europa a Kiev diminuirà nel tempo.
Un calcolo sbagliato, replicano dalla Casa Bianca a poche ore dalla visita del Premier Mario Draghi e del colloquio con il Presidente Biden.
Sul fronte di Kharkiv intanto le forze armate russe contrastano la controffensiva ucraina. L’Institute for the Study of war degli Stati Uniti, stima che ci siano 97 gruppi tattici russi impegnati in Ucraina, ma quando le perdite diventano consistenti, si spostano fuori dal confine per ricostituire le fila.
Secondo Kiev le giovani reclute russe non adeguatamente addestrate vengono inviate in combattimento. L’intelligence occidentale ritiene possibile che Mosca abbia avviato una “mobilitazione segreta” per inviare rinforzi al fronte per sostituire le perdite subite. Una forzatura per prolungare, anche con la legge marziale, la guerra in Ucraina che Putin sta effettuando sulla pelle di intere generazioni, ha lasciato intendere a Washington la Direttrice della National Intelligence Usa, alla quale fa capo l’intera comunità dei servizi segreti americani.