Non un alleato fra gli alleati, ma il principale alleato europeo. “Abbiamo molte cose di cui parlare. Benvenuto, amico”. Così il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha accolto il premier italiano, Mario Draghi, nello studio Ovale della Casa Bianca.
Dalle immagini trasmesse in diretta da Washington e dalle parole di Biden e Draghi, si è avuta la netta sensazione di un’intesa personale che va al di là del protocollo diplomatico e dei comunicati ufficiali.
Non capitava da anni vedere e sentire un Presidente del Consiglio parlare praticamente alla pari con un Presidente degli Stati Uniti. A parte l’incidenza e la caratura personale dei premier storici, passati e recenti, da De Gasperi a Andreotti, da Craxi a Letta e da Gentiloni a Renzi, gli inquilini di Palazzo Chigi che nei decenni si sono alternati nelle visite ufficiali alla Casa Bianca, raramente hanno “tenuto” la scena così come Mario Draghi, con padronanza e consapevolezza della situazione internazionale e facendo risaltare il ruolo del nostro Paese.
Un ruolo non subalterno, ma di alleato leale. Fra le prime parole che Draghi ha rivolto a Biden è emerso infatti con chiarezza che l’Italia e l’Europa solidarizzano pienamente e operativamente con l’Ucraina e appoggeranno fino in fondo la resistenza contro la gravissima e ingiustificabile aggressione russa.
Parallelamente , però, ha sottolineato Draghi, gli europei sono decisamente convinti che bisogna “mettere fine a questa macelleria”, ha detto testualmente il Premier.

Un concetto chiaro del quale Biden e l’amministrazione Usa non potranno non tenere conto perché espresso da un alleato leale ma che ha un legame altrettanto leale e stretto con i partner dell’Europa unita, che a cominciare dalla Francia di Macron difendono l’Ucraina, ma non smettono di chiedere a Putin di trattare.
Difesa dell’Ucraina ad oltranza, ma anche pronti insomma a raccogliere il minimo accenno di trattative di tregua e di pace. Draghi alla Casa Bianca parla insomma non soltanto da Premier italiano, ma da primus inter pares d’ Europa.
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Fondatore e Direttore di zerozeronews.it
Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Rai Palermo e Tg1