Cuore & Batticuore Rubrica settimanale di posta. Storie di vita e vicende vissute
by Giorgia Butera
Quando ti ammali di cancro non hai l’esatta percezione di cosa ti attende, sono diverse le variabili che incidono, ed io non mi sono fatta mancare nulla.
Neanche, un terrificante indice di proliferazione cellule tumorali.
Immaginavo, che 2 interventi (uno dei quali definito demolitivo) e tanta chemio e radio, bastassero.
Ed invece, mi ritrovo a vivere una vita d’ospedale, a sottopormi costantemente ad esami invasivi.
Per un bel pò di tempo, raccontarlo mi ha aiutata (ed ho aiutato), adesso è subentrata la stanchezza. L’adrenalina ha lasciato il posto ad altro.
Una vita non prevista, ma sempre vissuta da combattente.
Giorgia Butera
Al cancro riconosco un merito potentissimo, ed è quello di aver cristallizzato la mia vita. E ne sono felice.
In alcuni istanti, provo rabbia quando penso a coloro che chiacchierano sull’invenzione del mio cancro ad uso e consumo di una visibilità conquistata (da sempre appartenuta, per dire và).
L’articolo di Ilovesicilia dedicato a Giorgia Butera
Poi, invece, provo ribrezzo, e penso quanto sia misera la loro esistenza.
Penso, a coloro che hanno utilizzato la malattia per ferirmi, ecco loro sono polvere e sporcizia.
Fanno schifo, ma questo loro lo sanno già.
Io ho sopportato dolori insopportabili, ho amato la morfina più di ogni altra cosa al mondo, e purtroppo i dolori non sono ancora terminati.
Ho normalizzato ciò che normale non è.
Anche oggi pomeriggio sono stata in ospedale, sono tante le realtà socio-sanitarie coinvolte nel mio percorso, a loro devo un grazie enorme per la cura e l’attenzione.
La malattia oncologica è cattivissima, ma anche questa volta ne ho tratto insegnamento: sono una Donna libera, consapevole e quieta.
E mi amo tantissimo ❤
Parole che scuotono le coscienze quelle della sociologa e scrittrice Giorgia Butera, Presidente della Comunità Internazionale “Sono Bambina, Non Una Sposa”. Un esempio di impegno civile, di coraggio e di umanità che non deve assolutamente andare disperso o, peggio, passare inosservato.