Donne tenute ai margini dalla Chiesa
Il #metoo bussa con insistenza al portone di bronzo di San Pietro. Che però resta sigillato. Giovani cattoliche appassionate sono in piedi pronte a combattere e non per denunciare abusi, ma solo per essere ascoltate, perché il loro ruolo in questa Chiesa ancora troppo patriarcale venga riconosciuto.
“Le nostre voci agitano il vento del cambiamento: dobbiamo parlare”, denunciano riunite nel movimento Voices of Faith, Voci di Fede. E ne sono convinte: la diseguaglianza di genere mina la longevità della Chiesa.
Il movimento è nato cinque anni fa per difendere e potenziare il ruolo della donna nella Chiesa. Avevano in programma una conferenza in Vaticano per la festa della donna. Ma non sono stati graditi tre dei nomi delle relatrici proposte. La Santa Sede ha cancellato, tra queste, una delle principali voci: quella dell’ex presidente della Repubblica d’Irlanda, Mary McAleese. Ad aprire le porte al convegno tutto al femminile non è stato Bergoglio, ma il Papa nero, il Preposito Generale dei Gesuiti. Si è tenuto nella curia generalizia dei gesuiti di Roma, ospiti di Arturo Sosa Abascal.
Quello che era soltanto un sibilo in sottofondo – “le suore in Vaticano sono le cameriere dei cardinali”, “le donne ai vertici nei Sacri Palazzi si contano sulle dita di una mano“, “sull’ordinazione femminile non c’è spazio neanche per la discussione” – sta diventando un coro unanime. Se Papa Francesco pensava di usare parole d’elogio dicendo che “le donne sono come le fragole sulla torta”, loro rispondono a tono: “Non siamo le fragole sulla torta. Siamo il lievito della torta”. E nel mondo occidentale “la torta della Chiesa non sta crescendo”, osserva McAleese. Le donne – dice – stanno abbandonando: “Per coloro che dovrebbero essere influenti nella formazione della fede dei loro figli, le donne non hanno la possibilità di essere influenti nella formazione della fede cattolica e questo non è più accettabile”. L’ex presidente irlandese ha ricordato che ad agosto Papa Francesco sarà sull’isola in viaggio apostolico: “Spero che ci ascolti, perché solo quattro mesi fa l’Arcivescovo di Dublino, Diarmuid Martin si è sentito in dovere di sottolineare che ‘il basso livello di le donne nella Chiesa cattolica è la ragione più significativa per cui la popolazione si sente estranea a essa in Irlanda oggi'”.
Papa Francesco ha detto spesso che “la Chiesa è donna”: “Santo Padre – afferma McAleese – perché non prova a chiedere alle donne se si sentono superiori agli uomini? Sospetto che in molte risponderanno che vivono la Chiesa come un fortino di banalità patronali alle quali il Papa ha aggiunto la sua quota”. Il “vero tsunami nella Chiesa”, insomma, “non è la questione dell’humanae vitae o della pedofilia, è il ruolo di serie B riservato alle donne nella Chiesa“.
Le donne di ‘Voices of Faith’ sono a favore dell’ordinazione femminile, ma il punto focale non è neanche questo: “Aborro del tutto l’idea che le donne siano escluse dall’ordinazione – spiega McAleese – ma il Papa ha detto che questa possibilità è esclusa, e allora non ne discutiamo. Su questo punto la teologia è ridicola e folle e prima o poi cambierà”. L’abito bianco di Bergoglio è tirato da un lato dagli ultra tradizionalisti, che lo accusano di voler cambiare troppo le cose, e dall’altro lato dai riformatori, che accusano il Pontefice di non volerle cambiare abbastanza.
Di parole per le donne il Papa ne ha spese tante, sin dall’inizio del suo pontificato. Ma di fatto in posizioni apicali ce ne sono poche: suor Luzia Premoli è nella Congregazione per l’Evangelizzazione dei popoli; suor Nicla Spezzati è Sottosegretaria della congregazione per gli Istituti di vita consacrata; Paloma Ovejero è vicedirettrice della sala stampa; Flaminia Giovanelli è Sottosegretaria del pontificio consiglio di Giustizia e Pace; Gabriella Gambino e Linda Ghisoni sono Sottosegretarie del dicastero Laici, famiglia e vita; suor Carmen Ros Nortes è Sottosegretaria della Congregazione per gli Istituti di Vita consacrata; Barbara Jatta è direttrice dei Musei Vaticani.
Infine c’è la consulta femminile, pensata dal cardinale Gianfranco Ravasi come organismo permanente all’interno del pontificio consiglio della Cultura.Ci sono posti in cui l’uguaglianza di genere è sistematicamente trascurata: “la chiesa cattolica è uno di questi”, affermano le rappresentanti di The Voices of Faith. E questo, a loro avviso, mette a rischio l’intera situazione e sta generando un vero e proprio “esodo” dei giovani. Se gli attuali vertici della curia Romana non saranno in grado di includere donne qualificate in ruoli che teoricamente sarebbero aperti anche a loro, dicono: “Prepariamoci ad affrontare un futuro in cui la Chiesa Cattolica sarà realisticamente parte del passato”.
Fonte: Agenzia LaPresse