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L’occasione educativa mancata dalla lunga notte della fiction

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Rubrica di critica recensioni anticipazioniSpielgerg e Milani film a confronto

E’ sempre oltremodo difficile sceneggiare e interpretare la storia. Ed ancora più difficile é ripercorrere attraverso una fiction televisiva come “La lunga notte La caduta del duce“, un frangente come quello della caduta del regime fascista, fra i più complessi, controversi e rappresentativi della epocale tragedia che hanno rappresentato, e che purtroppo tutt’ora rappresentano per l’Italia, le due guerre mondiali.La lunga notte - La caduta del duce

Per una adeguata valutazione dello sceneggiato di Rai1 bisogna rifarsi alla acuta considerazione della poetessa e critica letteraria canadese Margaret Eleanor Atwood:” C’é la storia, poi c’é la vera storia, poi c’é la storia di come é stata raccontata la storia. Poi c’é quello che lasci fuori dalla storia. Anche questo fa parte della storia.” L’occasione educativa mancata dalla lunga notte della fiction

Scenograficamente la “Lunga notte” evidenzia notevoli eccellenze interpretative e la lodevole meticolosità della cura dei costumi e delle location.

Storiograficamente l’impatto é necessariamente didascalico e compresso entro i tempi della fiction. La valutazione degli eventi, proposti complessivamente nei termini in cui si sarebbero svolti, é lasciata allo spettatore.L’occasione educativa mancata dalla lunga notte della fiction

Tranne che per il tratteggiamento quasi macchiettistico del ruolo di Casa Savoia, ridotto ad un cinico e sfarzoso galleggiamento sulla pelle, le miserie e i lutti degli italiani e culminato nella zampata opportunistica dell’arresto di Mussolini per salvare esclusivamente la corona e non il Paese.L’occasione educativa mancata dalla lunga notte della fiction

Dietro l’alibi del titolo incentrato sui colpi di scena del prima, durante e dopo la notte del Gran Consiglio, manca in effetti anche un semplice  accenno alle agghiaccianti responsabilità di Vittorio Emanuele III e dei Savoia.

Responsabilità inaudite e talmente tragiche da costituire ancora oggi una terribile zavorra politica, economica, culturale, giuridica e storica per il Paese.

A cominciare dalla leggenda propagandistica dell’Unità d’Italia, realizzata in effetti da Cavour e da Garibaldi e completata dall’esercito piemontese con la feroce repressione militare del centro sud.

L’occasione educativa mancata dalla lunga notte della fiction
Umberto I

Per poi passare, nel 1898, alla strage di Bava Beccaris a Milano con gli operai in sciopero presi a cannonate per ordine di Umberto I.

Segue nel 1915 il colpo di Stato compiuto da Vittorio Emanuele III che bypassa il parlamento, cambia alleanze internazionali e impone l’entrata nella grande guerra dell’Italia. Che ne uscirà letteralmente a pezzi, dissanguata, economicamente e socialmente distrutta.

Il dopo guerra alimenta il fascismo, al quale il sovrano – con un ennesimo colpo di Stato – consegna nel 1922 il Paese ordinando all’esercito di non intervenire per bloccare la coreografica marcia su Roma.

L’occasione educativa mancata dalla lunga notte della fiction
Vittorio Emanuele III e Mussolini

Da Matteotti a Gobetti, dai Fratelli Rosselli a Lea Schiavi, di delitto in delitto Mussolini può così instaurare una spietata dittatura e nonostante l’assoluta impreparazione militare precipitare il paese nella seconda guerra mondiale.

Il peggio del peggio dei Savoia é rappresentato dalla raccapricciante  gestione della resa incondizionata agli Alleati e soprattutto dalla ignominiosa fuga dell’8 settembre 1943 da Roma.

Una fuga che lascia forze armate e istituzioni senza ordini e la Capitale alla mercé dei tedeschi che, da Cefalonia ai vari fronti di guerra, fucilano e deportano centinaia di migliaia di soldati, fedeli al Re codardo. L’occasione educativa mancata dalla lunga notte della fiction

Ecco perché, assieme ad un accenno sul successivo epilogo dei protagonisti, in particolare di Mussolini, Ciano e Grandi, sarebbe stato necessario nella fiction, focalizzare il ruolo nefasto dei Savoia.

Oltre che per il rispetto della Storia, per sensibilizzare la coscienza civile di un’Italia che ancora risente in profondità delle conseguenze dei loro quasi 100 anni di obbrobrioso regno e che tutt’ora non riesce a dispiegare appieno le potenzialità democratiche dei principi della Costituzione.L’occasione educativa mancata dalla lunga notte della fiction

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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