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Match continuo Salvini Di Maio la politica come la boxe

Tutti i pronostici del match Salvini Di Maio 

Match continuo Salvini Di Maio la politica come la boxe

Maggioranza gialloverde sul ring. Sublimate dalla forza taumaturgica del potere, le latenti crisi di governo hanno assunto le sembianze dei pronostici sui match in corso a Palazzo Chigi. Dalle convergenze parallele alla boxing politics, la politica si è trasformata in una serie di incontri di  pugilato fra Lega e 5 Stelle.

Match mediatici e ministeriali a colpi di decisioni unilaterali, Vice Premier sputtanati, immigrati trasformati in comparse contundenti, decreti variabili, Banche e studi legali intoccabili, nomine senza sbocco e così via alternando uppercut, ganci e provvisori knock-out.Match continuo Salvini Di Maio la politica come la boxe

L’approvazione della manovra e l’orizzonte delle europee hanno impresso un’accelerazione alla metamorfosi del patto di governo fra Matteo Salvini e Luigi Di Maio.

Un’ evoluzione che ha materializzato l’allegoria dei round infiniti di pugilato politico, vinti alternativamente dall’uno o dall’altro dei leader, che riscuotono così il plauso dei rispettivi elettorati e scaricano sull’avversario gli effetti negativi.

In attesa di incassare il 10 febbraio il successo preannunciato dai sondaggi dell’elezione del candidato unico del centrodestra, Marco Marsilio, di FdI, alla presidenza della Regione Abruzzo, successo che metterà le ali alla campagna elettorale della Lega per le Europee, Salvini fa rimbalzare al mittente tutte le iniziative palesemente antileghiste predisposte dagli esponenti dei 5 Stelle. Immigrati e Carige soprattutto, ma anche il blocco della Tav enormemente oneroso per i conti pubblici e che verrà sottilmente derubricato con un referendum.

Rispetto a Di Maio e al Movimento 5 Stelle, nonostante le apparenti  messe all’angolo,  il Segretario della Lega è in netto vantaggio, tanto nei sondaggi quanto nelle prospettive elettorali.

La saldatura abruzzese del centrodestra a trazione leghista e il vento populista che soffia in Europa gli fa intravedere una netta affermazione dei candidati leghisti e del centro destra,  sui quali avrà l’ultima parola. Il disco verde su Marsilo per l’Aquila assicura inoltre a Salvini  l’appoggio dei decisivi 18 senatori di Fratelli d’Italia con i quali condizionare per interposto partito il Governo al Senato. Dopo le Europee, in vista delle politiche  verrà poi completata l’annessione di quel che resta di Forza Italia e l’alleanza programmatica con il partito di Giorgia Meloni.Match continuo Salvini Di Maio la politica come la boxe

Diametralmente opposti invece gli scenari per Luigi Di Maio. Anche sul piano della boxe politica il  Vice Premier grillino, che è un peso piuma, appare nettamente spiazzato.

Difficile immaginare sulla base di quali  bilanci dei primi sei mesi di governo sarà incentrata la campagna elettorale di 5 Stelle per il nuovo Parlamento Europeo. Dalle trivellazioni petrolifere, alla Tap, al Muoss, alla Tav , che come già detto sta scivolando verso il referendum, per non parlare del  reddito di cittadinanza, già molto ridimensionato, al muro contro muro con Bruxelles sgretolato dalla manovra,  i grillini al Governo non hanno mantenuto una sola delle promesse elettorali.

Con l’aggravante che per Di Maio il campanello d’allarme potrebbe suonare già dall’indomani delle regionali d’Abruzzo e sulla base anche dell’entità della eventuale sconfitta della candidata grillina, Sara Marcozzi.

Il piano B elaborato dalla cabina di regia dei 5 Stelle prevederebbe una sorta di applicazione della teoria della riduzione del danno per le europee, cioè una linea di difesa ad oltranza per contenere la perdita dei voti.

Tre i livelli previsti rispetto al quasi 33%  di consensi ottenuti alle politiche del 2018: il 28% per cento verrebbe considerato un calo fisiologico e uno scampato pericolo. Il 25% verrebbe classificato come una sconfitta. Il 20% una Waterloo. Un disastro politico che esigerebbe una nuova leadeship.Match continuo Salvini Di Maio la politica come la boxe

 

 

 

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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