Non un the day after, ma piuttosto the planet later: il pianeta successivo, il mondo che verrà dopo.
Come la lava incandescente dei vulcani, il covid-19 sta liquefacendo l’economia, la politica e l’assetto sociale dei paesi più industrializzati.
Dalla Cina all’America stravolte e messe in crisi nonostante la ferrea dittatura di Pechino e le potenzialità della democrazia a Washington.
Dall’Europa, svuotata e disintegrata con un effetto domino crescente, all’Italia economicamente riprecipitata alla situazione del dopoguerra, con un accumulo di ingenti macerie sociali e politiche da rimuovere.
Il fortissimo impatto psicologico epidemiologico sembra infatti destinato, come hanno sottolineato Paolo Mieli e Massimo Cacciari, ad avviare un radicale cambiamento della leadership del paese.
Una mutazione politico-generazionale, in grado di spazzare via la maggior parte degli attuali partiti e movimenti e di determinare inedite aggregazioni attorno a esponenti e gruppi di opinione rimbalzati dal web alla politica, con campagne elettorali digitali e tematiche subliminali.
Nuove formazioni politiche con una patina di storica essenza d’idealismo, amplificate dalla performance sulla rete di leader iper tecnologici 4 punto zero.
Ancora più dirompente della cosiddetta antipolitica, l’effetto elettroshock del corona virus sull’opinione pubblica, ha già innescato aggregazioni spontanee sul modello del movimento delle sardine. Con tempi e modi dettati dai social network e dal trend dell’iperconnettività.
Gli scenari ed il quadro di chi resta e di chi è destinato ad eclissarsi sono in continua evoluzione, ma alcuni dei protagonisti appaiono comunque delineati:
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Giuseppe Conte
Abile a cavalcare mediaticamente e istituzionalmente, da Palazzo Chigi, la transizione del coronavirus, può scegliere fra l’assunzione diretta della leadership dei Cinque Stelle, altrimenti destinati all’evaporazione, oppure promuovere un ressemblement sul modello di Macron catalizzando, nell’una e nell’altra ipotesi, l’onnipotente partito ombra dei capi di gabinetto e degli alti burocrati e tutta la classe dirigente istituzionale, smarrita e in cerca di un baricentro concreto.
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Partito Democrartico
Basterà l’eredità e il dna della Dc e del Pci, che hanno superato tutte le bufere politiche e giudiziarie dei primi 74 anni di storia repubblicana, a far sopravvivere il Pd? E’ evidente che i nuovi eventuali leader non reggeranno il nuovo passo se non rivoluzioneranno l’impostazione politica del partito
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Matteo Salvini
E’ presto per dire se reggerà, e come , allo tsunami del dopo virus. Ma già il fatto che, all’interno e all’esterno della Lega, sono in molti a chiederselo evidenzia il dubbio che l’ex vice Premier abbia perso l’attimo fuggente.
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Cinque Stelle
L’unica via d’uscita per riattivare il feeling con gli elettori è quella di affidare la leadership al Presidente del Consiglio. Senza il vaccino politico rappresentato da Conte il fu movimento di Grillo, Casaleggio e Di Maio sembra inesorabilmente destinato a percentuali minime. Ma con Conte il Movimento sarà comunque un’altra cosa.
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Giorgia Meloni
Strutturalmente Fratelli d’Italia è il partito più attrezzato e mitritadizzato rispetto al marasma del coronavirus. Per effetto del quale, anzi, sembra destinato a crescere ulteriormente in voti e consensi. La transizione potrebbe consentire inoltre alla caparbia leader di FdI di selezionare meglio la classe dirigente e scegliere la candidatura vincente per conquistare il Campidoglio
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Matteo Renzi