La spada nella roccia della Magistratura. Effetto Consiglio di Stato al Csm, a cominciare dalle imminenti nomine dei vertici giudiziari della Procura Generale di Palermo, delle Procure di Roma e Milano e della Direzione nazionale antimafia.
Dopo l’inammissibilità da parte della Procura generale della Cassazione del ricorso contro la bocciatura del Consiglio di Stato della nomina di Prestipino a Procuratore di Roma, a Palazzo dei Marescialli le designazioni verranno incardinate esclusivamente seguendo le norme del Testo unico della dirigenza giudiziaria, cioè il corpus normativo che il Consiglio Superiore della Magistratura si è dato per il conferimento degli incarichi direttivi sulla base dei titoli e del curriculum dei candidati. Prassi già osservata, ma che talvolta veniva derogata a colpi di maggioranza.
In attesa del concerto del Ministero della Giustizia, la ratifica della nomina a nuovo Procuratore di Roma di Francesco Lo Voi sarà votata probabilmente nel Plenum del 22 dicembre.
Anche in considerazione del ruolo già svolto e dell’esperienza maturata, l’effetto Spada, dal nome del palazzo sede del Consiglio di Stato, determinerà a giorni la designazione da parte della Quinta Commissione dell’attuale Procuratore Generale di Caltanissetta Lia Sava al vertice della Procura Generale di Palermo. In ogni caso, nel frattempo l’altro candidato per la successione a Roberto Scarpinato, il Procuratore della Repubblica di Agrigento Luigi Patronaggio, è stato già designato alla Procura Generale di Cagliari.
Analogamente all’inizio del 2022 per la Procura della Repubblica di Milano la scelta si restringerà in pratica al Procuratore Generale di Firenze, Marcello Viola, e al Procuratore di Bologna, Gimmi Amato, perché il terzo candidato accreditato alla successione di Francesco Greco, Maurizio Romanelli, è attualmente Procuratore aggiunto.
Analoghi i criteri per il nuovo Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo che subentrerà a Federico Cafiero de Raho, in quiescenza dal 28 febbraio. Parafrasando la dialettica sportiva dell’atletica i due candidati in pole position per la Dna, il Procuratore di Napoli Giovanni Melillo e il Procuratore di Catanzaro Francesco Gratteri, partono appaiati: il primo sulla corsia interna della pista, il secondo su quella esterna.