Questura di Macerata e movimento incarichi Viminale
Macerata nell’occhio del ciclone. ll vortice di tensioni e di polemiche seguito al terribile omicidio della 18enne Pamela Mastropietro non accenna a placarsi. E mentre sul piano giudiziario il Procuratore Giovanni Giorgio precisa che le indagini non sono affatto concluse, la coincidenza dell’avvicendamento del Questore, decisa dal Viminale, viene attribuita dalla stampa locale ai contraccolpi del rimpallo di responsabilità sulle manifestazioni, prima vietate e poi autorizzate.
A tre mesi dall’insediamento Vincenzo Vuono è stato infatti destinato ad un nuovo incarico, presso l’ufficio studio e analisi del Dipartimento di pubblica sicurezza.
Alla Questura di Macerata gli subentra Antonio Pignataro già Direttore di sezione presso la Direzione centrale servizio antidroga.
Difficile non scorgere, dietro la formula di rito del Viminale del “normale avvicendamento”, l’impatto della svolta che esige il massimo dell’affidabilità e dell’efficienza, impressa agli apparati investigativi dal Capo della Polizia di Stato Franco Gabrielli e dal Ministro dell’Interno Marco Minniti.
Contemporaneamente al caso Macerata, il Consiglio dei Ministri da deciso la nomina del Prefetto Mario Papa a Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse. Alla Direzione Centrale per le risorse umane del Ministero dell’Interno, fino adesso retta da Papa, è stato nominato Giuseppe Scandone, che lascia la Direzione della scuola superiore della Polizia.
Annamaria Di Paolo viene invece nominata reggente della Scuola superiore di Polizia e lascia l’incarico di direttore dell’Ufficio relazioni esterne e cerimoniale.