Procura di Roma slitta a gennaio la decisione del Tar

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Procura di Roma slitta a gennaio la decisione del Tar
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Il Tar si  pronuncerà dopo l’Epifania. Il Tribunale Amministrativo del Lazio si è riservato di depositare entro la fine di  gennaio le decisioni e le motivazioni riguardanti l’esame dei ricorsi giurisdizionali per la Procura di Roma presentati dal Procuratore Generale di Firenze, Marcello Viola, e dai Procuratori di Palermo e Firenze, Francesco Lo Voi e Giuseppe Creazzo che contestano la nomina al vertice della di Piazzale Clodio di Michele Prestipino decisa dal Csm il 4 marzo scorso.

Procura di Roma slitta a gennaio la decisione del Tar
Il Procuratore di Roma Michele Prestipino

Il Tar ha deciso comunque di non unificare i tre ricorsi e di esaminarli separatamente. Il termine di 45 giorni per il deposito della decisione non sarebbe tuttavia perentorio.

La decisione di non unificare i ricorsi attesterebbe la complessità dell’esame particolareggiato, della casistica e della prospettazione  delle tesi dei tre Procuratori.

Nel ricorso degli avvocati di Marcello Viola, Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, si sostiene in particolare  l’illegittimità della revoca dell’originaria proposta di conferimento dell’incarico di Procuratore di Roma a Viola, avanzata dalla Commissione per il gli incarichi direttivi del Csm. Revoca determinata, sostengono i legali, “a seguito di un procedimento penale della Procura della Repubblica di Perugia relativa alle condotte del magistrato Luca Palamara e di taluni componenti del Csm”.

Il ricorso dei legali del Procuratore Viola evidenzia “come la revoca della precedente proposta di conferimento dell’incarico fosse stata adottata pur essendo stato acclarato dallo stesso Csm il mancato coinvolgimento del dottor Viola rispetto al procedimento penale e come quest’ultimo fosse anzi <<parte offesa>> rispetto alle macchinazioni o aspirazioni di altri”.

Convergenti nella richiesta di revoca della nomina di Prestipino al vertice della Procura di Roma, ma distinti della prospettazione dei rispettivi titoli e ruoli, i ricorsi presentati dai Procuratori Creazzo e Lo Voi, assistito dall’Avvocato Salvatore Pensabene Lionti.

Entrambi ruotano sulla asserita carenza dei titoli di Prestipino che, in base al Testo unico della dirigenza giudiziaria, non avrebbe avuto i requisiti per la nomina poiché non ha mai diretto una Direzione Distrettuale antimafia e non é mai stato a capo di una Procura.

Tanto Viola, quanto Lo Voi e Creazzo evidenziano infatti nei rispettivi ricorsi giurisdizionali di avere maggiori titoli di Michele Prestipino, che difeso dagli avvocati Massimo Luciano, Piermassimo Chirulli e Patrizio Ivo D’Andrea, si è costituito in giudizio chiedendo il rigetto dei ricorsi.Procura di Roma slitta a gennaio la decisione del Tar

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