Un Procuratore in equilibrio sul buon senso e su un ampio consenso. Ancora 5 giorni per trovare l’accordo su un nome il più possibile condiviso, come viene auspicato da più parti. A Palazzo dei Marescialli è stata infatti inserita all’ordine del giorno del plenum del Csm di mercoledì prossimo, 4 marzo, la pratica relativa alla nomina del nuovo Procuratore capo di Roma.
Tre i candidati in corsa: il Procuratore capo di Palermo Francesco Lo Voi, che può contare su un curriculum con i titoli maggiori, il Capo della Procura di Firenze, Giuseppe Creazzo, e il Procuratore aggiunto facente funzioni della Capitale Michele Prestipino.

Il nodo principale dello stallo sarebbe proprio quello della legittimazione dei titoli necessari per scongiurare ricorsi e contenziosi che potrebbero incidere sui tempi della ratifica della nomina.

A gennaio la Quinta Commissione referente per gli incarichi direttivi non è infatti riuscita, a conclusione dell’istruttoria, a trovare la convergenza su un nome il più possibile condiviso. A favore di Francesco Lo Voi hanno votato in Commissione la togata di Magistratura Indipendente Loredana Micciché e il laico di Forza Italia Michele Cerabona.

Per la nomina di Creazzo, invece, si é espresso solo il togato di Unicost Marco Mancinetti, e un solo voto é andato a sostegno di Prestipino, quello del togato di Autonomia&Indipendenza Piercamillo Davigo.
Si sono invece astenuti il togato di Area Mario Suriano (presidente della Commissione competente sugli incarichi direttivi) e il laico eletto in quota M5s Alberto Maria Benedetti.
La decisione da parte del Plenum è dunque aperta alla formazione di varie maggioranze, più o meno ampie.
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Fondatore e Direttore di zerozeronews.it
Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Rai Palermo e Tg1