Cuore & Batticuore
Rubrica settimanale di posta storie di vita e vicende vissute
by Valeria D’Onofrio
Quei tuoi modi di dire che infilo nella mia quotidianità come le perle di una storia, o quelle piccole manie per cui ti ho spesso preso in giro e che ho cominciato a fare mie come un ineluttabile destino…
Oggi ti penso, Pa’, non più degli altri giorni, solo diversamente. È il pensiero delle ‘ricorrenze’, che hanno dichiarate prerogative… antifuga.
La forza simbolica di un ‘paganesimo dei sentimenti’ a cui noi umani (per non parlare di te e me!) continuiamo a riconoscere un grande potere evocativo.
![Quelle ricorrenze che ci…rincorrono](https://www.zerozeronews.it/wp-content/uploads/2024/03/225646_2015734041591_8133557_n-1-e1710436423311.jpg)
“Auguri Pa’”, ti avrei detto stamattina incontrandoti per casa, e godendomi quell’inconfondibile espressione mista di imbarazzo, finta indifferenza e compiacimento che ti apparteneva.
Invece pensandoti “in maniera diversa” oggi ti voglio raccontare che… nel tuo studio é rimasto tutto così come lo hai lasciato sei anni fa. Sì, hai ragione, molto molto più incasinato! Però il tuo armadio della cancelleria e dei ricordi, no! C’è dentro ancora tutto, o quasi…
Ogni tanto lo apro per fregarti qualcosa: una penna (perché i tuoi nipoti le fanno sparire, che non lo so che cavolo ci fanno visto che vivono al computer!), una busta per le lettere, un cartoncino per gli auguri, il doppione di una chiave (accuratamente etichettato)…Certo che ne avevi fatta di scorta, eh!
E quando apro quell’armadio da maniaco dell’ordine seriale, Pa’, sorrido. E mi intenerisco. E poi sorrido di nuovo, perché penso a tutte quelle volte che ti abbiamo fatto “imbestialire”, come dicevi tu, perché prendevamo le tue cose e non le rimettevamo a loro posto. “Ma Papà, veramente… pensavo…” era il tentativo di giustificazione, che puntualmente zittivi con il tuo perentorio: “TU NON DEVI PENSARE!” che sbarrava la strada alla discussione.
Uuuhh quanto avevi ragione, Pa’. Era tutto molto semplice, se la cosa era lì, lì doveva tornare. Non c’era niente da pensare. E ti devo confessare che pure io, oggi, di tanto in tanto, la dico ‘sta cosa: TU NON DEVI PENSARE!
E mentre lo faccio, che te lo dico a fa’ Pa’, ti penso e sorrido anche qui, perché le cose dei padri e delle madri fluiscono dentro i figli, a loro insaputa, e ritrovarle genera appartenenza.
Dunque oggi, che sarebbero stati 91, ti penso, e ti ritrovo dentro di me. Quando, come te con friselle, sigarette, mentine… faccio scorta di cose di cui non posso più fare a meno: il nocciolato gianduia Novi, gli anacardi o le Bic Cristal 1.6 di 8 colori diversi, con cui scrivo messaggi a chi amo. Ma anche nella mia ‘intolleranza’ verso i logorroici, chi difetta di logica, chi esprime giudizi senza sapere, chi si nutre di pettegolezzi, chi manca di autenticità. Sei in me, insomma, con i tuoi tanti pregi e i tuoi errori, che non dimentico di ricordare e che cerco di non ripetere. Qualche volta ci riesco, altre no. A volte li copio pari pari, ma un po’ stemperati dalla maternità. Però ce la metto sempre tutta, Pa’, come sai. Senza risparmio. Me lo hai insegnato tu: “fai quello che vuoi e che ti piace, basta che lo fai bene!”. Una via di mezzo tra una benedizione e una condanna. Di cui, comunque, ti ringrazio. E già che ci sto… Buon compleanno, Pa’!
![Quelle ricorrenze che ci…rincorrono](https://www.zerozeronews.it/wp-content/uploads/2024/03/222234_2015719401225_7725714_n-e1710435613439.jpg)