HomeCuore & BatticuoreSocial: molte insidie e poco amore

Social: molte insidie e poco amore

Cuore & Batticuore
Rubrica settimanale di posta. Storie di vita e vicende vissuteSocial molte insidie e poco amore

by Alessandra Hropich

I social sono stati creati per socializzare, per rintracciare persone ormai lontane o conoscerne di nuove.

Essendo poi la vita di oggi, per molti, concentrata sui soldi e sul potere, o meglio, sulla ricerca di entrambi, la vita si spegne.

Più si sparisce come persone, più nelle famiglie viene meno il dialogo, se non in occasione di litigi e, di conseguenza si trascorrono sempre più ore davanti al pc o con lo smartphone.Social molte insidie e poco amore

Da una parte si afferma che l’uomo è maturo se sa ben lavorare e ben amare, dall’altra però, a molte persone non va di sviluppare quelle forze che ci conducono verso una vita creativa e ricca di amore, dunque tutti vogliono una vita gioiosa e piena di amore, ma pochissimi tirano fuori la necessaria energia perché ogni cosa accada.

Da non sottovalutare poi che l’amore restituisce la fiducia ad un uomo e alla donna ovviamente, la passione vissuta dal vivo, il batticuore, ogni emozione vera procura soddisfazione vera.Social molte insidie e poco amore

Purtroppo però per i non più giovanissimi, succede che il sesso venga immaginato o addirittura vissuto interamente in una chat e questo rappresenta una specie di sussidio, una tantum di sopravvivenza che nulla ha a che vedere con l’ amore.

Non tanto le video chiamate che pur possono rappresentare un modo di interloquire con persone lontane o impossibilitate ad esserci di persona, quanto quelle persone capaci di vivere il sesso in assoluta autonomia già solo raccontandosi in una chat, questo poi procura inevitabilmente una dipendenza dal sesso virtuale, in molti casi si può parlare di “cybersexual addiction“.Social molte insidie e poco amore

Certo é anche che l’ era virtuale ha accentuato non poco il rancore nelle relazioni familiari al punto da chiedersi oggi se la famiglia esiste.

Le relazioni in quanto tali diventano così sempre meno necessarie, il coniuge diventa un peso, un disturbo se poi nella chat abbiamo a chi confidare i nostri sogni, pensieri, timori ed angosce.

Mariti e mogli a cui si sottrae tempo per restarsene ore davanti un pc.

Nel virtuale si racconta spesso di sé molto di più di quello che persino un familiare conosce.

Social molte insidie e poco amore
Alessandra Hropich

La tentazione di esprimersi liberamente senza filtri é un motore inarrestabile, per non parlare poi della sensazione di euforia che si prova guardando la persona che ci interessa. In una chat ci si sente liberi, senza essere sottoposti  alla valutazione delle nostre performances.

L’ amore si può trovare attraverso un social?  E’ la domanda che mi rivolgono spesso i lettori dei miei libri, articoli o interviste.

Tutto può succedere, ma deve esserci il desiderio di conoscersi dal vivo più o meno in tempi stretti. Ma accade molto spesso di ritrovarsi invece in una chat perché si é attratti dal fatto di poter interrompere un rapporto o comunque un’ amicizia affettuosa virtuale senza confronti chiarificatori e questo dà una sensazione di libertà.Social molte insidie e poco amore

In buona sostanza, mentre con un marito o moglie si discute perché la vita reale presenta spesso delle insidie, andando nel virtuale, nessuno ti giudica, racconti ciò che vuoi, puoi persino vantarti di prestazioni sessuali fuori dal comune tanto, come ben sai, puoi, con un click eliminare un contatto.

Così facendo si cercano tante persone disponibili sui social al solo scopo di dare un senso alla propria vita reale, generalmente priva di emozioni. Ci si illude, nel virtuale di essere quasi ciò che, di non veritiero, si racconta ma tutto questo crea dipendenza, con i problemi che ne conseguono, quali ansia, depressione e  patologie collegate all’ astinenza da internet, seppur per brevi periodi.

Social molte insidie e poco amore

maggiemusic@gmail.comAutrice di saggi come “Mostri. Il peggio dell’umanità dietro le apparenze idilliache” e “ “La felicità? Ve la do io!” la scrittrice Alessandra Hropich riassume con precisione la progressiva fenomenologia sociale delle chat lovers, che a loro volta si inseriscono nell’ormai infinito contesto in continua evoluzione delle relazioni, dell’amore, dei sentimenti e del sesso al tempo del web. Evoluzione talmente esponenziale che sempre più frequentemente determina realtà virtuali parallele, che raramente coincidono con le effettive individualità dei protagonisti. Contraddizioni il più delle volte dirompenti, che innescano conflitti  psicologici destinati a modificare il background culturale e sociale dell’intera umanità.

Facebook Comments
Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
RELATED ARTICLES

AUTORI

Gianfranco D'Anna
3436 POSTS0 COMMENTS
Gianfranco D'Anna
3436 POSTS0 COMMENTS
Maggie S. Lorelli
27 POSTS0 COMMENTS
Augusto Cavadi
26 POSTS0 COMMENTS
Antonino Cangemi
15 POSTS0 COMMENTS
Adriana Piancastelli
15 POSTS0 COMMENTS
Valeria D'Onofrio
10 POSTS0 COMMENTS
Vincenzo Bajardi
6 POSTS0 COMMENTS
Dino Petralia
4 POSTS0 COMMENTS
Letizia Tomasino
3 POSTS0 COMMENTS
Italo Giannola
1 POSTS0 COMMENTS
Francesca Biancacci
1 POSTS0 COMMENTS
Arduino Paniccia
0 POSTS0 COMMENTS
Michela Mercuri
0 POSTS0 COMMENTS
Mauro Indelicato
0 POSTS0 COMMENTS
Leandra D'Antone
0 POSTS0 COMMENTS