In fila per il dopo Raggi
Raggi di definitivo tramonto. L’elenco dei disastri dell’amministrazione grillina è talmente insopportabile e angosciante per i romani che la sola eventualità di un epilogo negativo del processo in corso, che vede la Sindaca imputata per falso per la vicenda delle nomine capitoline, ha fatto scattare il tam tam delle dimissioni di Virginia Raggi e la caccia ai candidati per la successione
5 Stelle
Gli algorittimi della piattaforma Rousseau, il sistema operativo del Movimento 5 Stelle, controllato dall’interest safe la cabina dell’azienda partito fondata da Gian Roberto Casaleggio , stanno convergendo sull’efficacia dell’immagine politica del sub Comandante Alessandro Di Battista come possibile candidato-argine in grado di reggere l’onda d’urto dei romani delusi, di convincere gli scettici e di guadagnare nuovi consensi.
Reduce da un lungo viaggio in America latina, sulle orme di Che Guevara e dei rivoluzionari sandinisti, il dirottamento su Roma ha il pregio di disinnescare l’inevitabile concorrenza che il Grillino dei due mondi, come è stato ribattezzato Di Battista, già esercita anche da oltreoceano nei confronti di Luigi Di Maio, che colleziona una brutta figura dietro l’altra. Se Di Battista non si lasciasse convincere a candidarsi e a rischiare di rimanere travolto dalle macerie dell’amministrazione uscente, i 5 Stelle candideranno la Vice Presidente della Camera Paola Taverna o l’ex capogruppo a Montecitorio Roberta Lombardi
Lega & dintorni
La tentazione di candidare Giulia Bongiorno è forte, ma Matteo Salvini sa che a ridosso delle Europee e in vista delle politiche non può permettersi di perdere la sfida e provocare la reazione della destra e Forza Italia, che si coalizzerebbero attorno a un candidato romano de Roma, possibilmente di Fratelli d’Italia.
Per non spaccare il centrodestra e soprattutto non rischiare, la Lega tenterà di candidare l’ex An, poi Pdl e da ultimo leghista Barbara Saltamartini, per poi lasciare campo libero a un candidato indicato da Fratelli d’Italia e Forza Italia: Giorgia Meloni, il Presidente uscente del Parlamento Europeo Antonio Tajani o Fabio Rampelli.
Pd
Al Nazareno il miraggio di riconquistare il Campidoglio sta resuscitando un partito che secondo i sondaggi non si è ancora ripreso dall’effetto Renzi. L’orizzonte più vasto delle candidature alla Segreteria e al dopo Raggi, ha attenuato l’asprezza del confronto interno. In attesa di scoprire chi sarà il candidato renziano alla Segreteria, Nicola Zingaretti, Francesco Boccia, Maurizio Martina e l’ancora indeciso Marco Minniti hanno già sparso appoggi e sostegni ai candidati in pectore per Roma.
Dietro le quinte, in direzione di un clamoroso ritorno di Walter Veltroni si muove anche il deus ex machina della sinistra romana Goffredo Bettini che così potrebbe pigiare l’acceleratore sul tandem Zingaretti per la Segreteria e Veltroni per il Campidoglio. Per le amministrative capitoline in vista di una possibile coalizione fra la sinistra e il Pd, scaldano i motori anche Paolo Cento e Roberto Giachetti.