Cancro come sopravvivere e guarire
Incubo cancro. Nella galassia per lo più inesplorata dell’oncologia è in corso un confronto scontro fra due sistemi generali di interventi e di cura: quella tradizionale e in evoluzione della chemioterapia e la nuova frontiera dell’immunoterapia. Si tratta di due differenti modi di contrasto e di intervento per arginare, curare, e sempre più spesso per assicurare la guarigione dal cancro.
Anche se hanno un unico obiettivo: combattere il cancro, eliminarlo e far guarire i pazienti, si tratta di due differenti modi di contrasto e di intervento per arginare, curare, e sempre più spesso per assicurare la guarigione dei pazienti affetti da tumori.
In mezzo a queste due concezioni scientifiche della medicina oncologica, gravitano tuttavia centinaia di migliaia di fake news, notizie radicalmente false e dannose, colossali bufale che spaziano, solo per citare le più clamore negazioni della verità, dalla cosidetta digiunoterapia, ai metodi Di Bella e Hamer, al bicarbonato di sodio, alla “terapia della gioia” che purtroppo non assicurano affatto la regressione, e anzi in molti casi peggiorano, la diffusione di metastasi e neoplasie
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Immunoterapia
L’immunoterapia è entrata a pieno titolo a far parte delle nuove strategie nella lotta al cancro, come testimonia il conferimento del Premio Nobel per la medicina agli scienziati James Allison e Tasuku Honjo per gli studi sull’immunoterapia del cancro.
“Tecnicamente si tratta di un concetto semplice quanto geniale: sfruttare e pilotare il sistema immunitario affinché possa rispondere in modo adeguato alla presenza di un agente estraneo come il cancro” afferma il Professore Michele Maio, direttore del Centro di Immunoncologia e dell’UOC Immunoterapia Oncologica dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese, che in proposito ha appena pubblicato un libro scritto a quattro mani assieme al giornalista televisivo Giovanni Minoli. Un libro con un titolo che fa pensare e sperare ad un miracolo consolidato e ripetuto: “Il cancro ha già perso”, edito da Piemme.
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Chemioterapia
Negli ultimi anni la triste fama di cura demolitrice, tacciata di provocare più vittime del male che dovrebbe curare, si è molto attenuata. La chemioterapia è ora personalizzata ed è calibrata in base al tipo di tumori ma non è certamente una modalità di cura superata.
Malgrado i progressi ottenuti con altre terapie, per esempio con i farmaci a target molecolare e l’immuno-oncologia, si continua a fare ricerca nell’ambito chemioterapico. Oggi infatti molti nuovi trattamenti sono somministrati in combinazione o in sequenza con la chemioterapia più tradizionale, per ridurre e migliorare i sintomi come dolore, dispnea, disfagia, prolungare la vita e migliorare le percentuali di guarigioni in un sempre più elevato numero di malati.
Per far capire a tutti gli importanti risultati ottenuti grazie alla ricerca scientifica in questo campo, l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) ha realizzato il libro “Terapie mirate:100 domande 100 risposte”, disponibile qui in formato PDF e distribuito in tutti i reparti di Oncologia.
“Siamo di fronte a molecole innovative che hanno aperto un ‘nuovo mondo’ non solo in termini di efficacia e attività, ma anche di qualità di vita per la bassa tossicità e la facile maneggevolezza – afferma Stefania Gori, Presidente Aiom e Direttore dipartimento oncologico, dell’Ospedale Sacro Cuore Don Calabria-Negrar.