Quando vengono lanciati, i missili non sono azzerabili come i tweet: se si iniziano le ostilità sarà difficile interromperle, è il parere unanime degli esperti.
- Retroscena dell’attacco revocato?
- Evoluzione della situazione ?
- L’occidente fra l’incudine della crisi petrolifera e la minaccia del nucleare iraniano?
- Quali gli obiettivi dell’attacco stoppato?
- Come può risolversi la crisi in atto?
Per il momento si è ancora in fase di escalation…Il portavoce dell’agenzia atomica iraniana Behrouz Kamalvandi, ha dichiarato che la scorsa settimana l’Iran ha superato il limite previsto dei 300 kg di uranio arricchito e che continuerà a farlo nei prossimi mesi, secondo le proprie esigenze. Quindi, a fronte del dispiegamento americano, l’Iran risponde con le minacce di colpire le basi Usa nel Golfo, in Kuwait, Bahrein, Arabia Saudita, Qatar e negli Emirati, nonché di possibili attacchi terroristici delle milizie sciite sia in Iraq, che in Siria, che in Bahrein.
- Iran come Sarajevo nel giugno del 1914, la scintilla di una guerra mondiale?
Le minacce iraniane sono chiare: nel momento in cui gli americani effettuassero attacchi di ritorsione, l’Iran è pronta a rispondere con tutti i mezzi a sua disposizione, colpendo le basi, interrompendo il traffico di petrolio che attraversa lo stretto di Hormuz, pari a circa il 35% del traffico mondiale, bloccando completamente le esportazioni di gas del Qatar, che passano tutte attraverso il Golfo Persico, e creando così un contraccolpo nell’economia mondiale che, apparentemente, potrebbe colpire la Cina e l’India, importatori primari di energia dal Golfo, ma in breve spingendoli verso un approvvigionamento più consistente da parte dei Russi. Essendo gli Americani ormai completamente autosufficienti energeticamente, il vero problema si porrebbe invece proprio per l’Europa. il vecchio continente che doveva mediare sulla rottura del trattato sul nucleare è rimasto piuttosto inerte, come ha dichiarato pochi giorni fa la guida suprema Khamenei.
- Conclusioni dell’analisi politico strategica?
Più che i consigli del giornalista di Fox News, Tucker Carlson, probabilmente a convincere il Presidente sono state le conseguenze dello shock petrolifero e della crisi energetica, anche se non così drammatiche come quelle degli anni 70, che comunque coinvolgerebbero molti paesi asiatici, Cina, Giappone, India, Corea del Sud, Taiwan e, come si è detto, parte dei paesi europei, tra cui l’Italia. Continuerebbero i rapporti intensi dell’Iran sia con la Russia, sia con la Cina, sia con l’India. Russi e Cinesi non abbandonerebbero comunque gli iraniani e quindi l’azione dimostrativa e si ritorcerebbero soprattutto contro gli alleati degli americani, Europa in primis.