Cure tumori: speranze per le neoplasie polmonari
Molte ricerche e cure avanzate, altrettante prospettive di sconfiggere la maggior parte delle neoplasie. Al consulto sugli studi di maggior impatto scientifico e clinico hanno partecipato gli oltre 22mila oncologi e ricercatori presenti al Congresso svoltosi a Madrid dell’European Society for Medical Oncology, la Società Europea di Oncologia Medica, ESMO.
Tra i trials, i cocktail di farmaci di nuova concezione, alcuni sono ritenuti potenzialmente in grado di cambiare gli standard terapeutici.
Riguardano in particolare il carcinoma mammario, il cancro al seno in soggetti in post menopausa, i tumori ovarici recidivi, le terapie per le neoplasie alla vescica.
Ma lo studio che potenzialmente suscita più speranze e viene considerato più promettente é quello sui tumori ai polmoni allo stadio 3, devastanti e al altissima mortalità.
Il protocollo sperimentale immunoncologico, denominato Pacific, prevede la somministrazione di Durvalumab, un farmaco inibitore immunoterapico che diminuisce la probabilità di progressione della neoplasia del 48% .
Lo studio ha coinvolto 236 centri di cura in 26 Paesi, tra cui l’Italia. La sperimentazione del protocollo Pacific proseguirà ora al fine di valutare l’endpoint, la tipologia di misurazione dell’esito della sperimentazione, per l’eventuale utilizzazione clinica diretta.
Potrebbe assicurare un’aspettativa di vita molto superiore per le circa 42mila persone alle quali ogni anno in Italia viene diagnosticato un tumore al polmone con una media percentuale di sopravvivenza di cinque anni.