Vaticano: Raggi illumina il nuovo Cardinale Vicario di Roma
In Vaticano il fascicolo della Segreteria di Stato destinato al Papa e riguardante l’elezione di Virginia Raggi a Sindaco di Roma era pronto fin dall’inizio della campagna elettorale. Oltre alle notizie sul battesimo del neo Sindaco in una parrocchia del quartiere romano di San Giovanni-Appio Latino dove nel 1978 è nata, sul suo matrimonio e sul battesimo del figlio, la carpetta bianca con le insegne pontificie contiene fra gli editoriali e gli articoli dei commentatori politici anche un foglio con la frase del recentemente scomparso GianRoberto Casaleggio, il cofondatore con Beppe Grillo del Movimento 5 Stelle.
Frase, sottolineata con un evidenziatore giallo, che si riferisce alla storia della Santa Sede: ”Grazie alle indulgenze concesse a migliaia e migliaia di peccatori, la Chiesa riuscì a pagare tutti i propri debiti e divenne lo Stato più prosperoso del mondo.”
Dall’appartamento privato a Santa Marta di Papa Francesco non trapelano commenti. Il Pontefice e il Segretario di Stato Cardinale Pietro Parolin sono alle prese con la definizione degli ultimi dettagli religioso-diplomatici della delicata visita Apostolica in Armenia, ma l’elezione della Raggi non è certo passata inosservata.
Tanto che in molti, ricordando il libro di Giovanni Spadolini, si sono chiesti se il Tevere è destinato a restringersi o ad allargarsi. La sensazione è che fra la Chiesa di Papa Francesco e la nuova amministrazione Capitolina i rapporti saranno molto più proficui e schietti di quelli intercorsi con la Giunta Marino e con la gestione del Commissario Tronca.
Sensazione confermata dall’ intenzione di Bergoglio di sostituire poco dopo la fine del Giubileo il Cardinale Vicario Agostino Vallini, che aveva già presentato le dimissioni al compimento dei 75 anni e che è stato prorogato nell’incarico per oltre un anno. A dialogare con la Giunta Raggi sarà chiamato, e creato Cardinale, il numero due della Segreteria di Stato Mons. Angelo Becciu.
In Segreteria di Stato a Becciu subentrerà l’attuale Assessore per gli affari generali, monsignor Paolo Borgia. La nomina del nuovo Cardinale Vicario innescherà a cascata, tra la fine dell’anno e la primavera prossima, tutta una serie di avvicendamenti: dal Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Cardinale Angelo Bagnasco, in uscita a marzo 2017, ai successori dell’Arcivescovo di Milano, il Cardinale Angelo Scola, e del Prefetto della Segreteria per l’economia della Santa Sede Cardinale George Pell.
In tre anni di pontificato il Papa ha nominato 85 vescovi italiani. Più di un terzo delle 226 diocesi italiane ha cambiato volto. Le Regioni cui spetta la palma delle nuove nomine sono il Lazio con nove vescovi più un abate e la Campania con otto vescovi e due abati. A stretto giro, con otto vescovi, seguono Puglia e Lombardia.
Cinque nuovi vescovi e un amministratore apostolico in Sicilia, sei nuovi presuli in Toscana, 5 nuovi vescovi nelle Marche, cinque nuovi vescovi anche in Calabria. Seguono, con quattro nuovi presuli, Basilicata, Emilia Romagna, Liguria e Triveneto. Tre in Piemonte-Valle d’Aosta, tre in Sardegna, due in Umbria, due, infine, in Abruzzo-Molise.
Singolare anche la scelta di affidare le sorti sia pure “pro tempore” di una diocesi, quella di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela a un vescovo emerito: Benigno Papa, già vescovo di Oppido Mamertina-Palmi e Taranto, nonché vicepresidente della Cei. Nella sua nuova veste di amministratore apostolico, a 81 anni è tornato tra i membri effettivi della Conferenza episcopale italiana.