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Virus business sulla pelle dei cinesi

Virus business, ovvero il cinico aggiornamento dell’espressione latina mors tua vita mea. Dal turismo alla ricerca farmacologica: lo tsunami sanitario del Covid-19, il nuovo coronavirus made in Cina, sta provocando un profonda evoluzione economica globale.Virus business sulla pelle dei cinesi

Algoritmi dalle sigle esplicative, come China out, nothing China, no chinese, safe tourism no virus, no risk  starebbero riconvertendo i flussi turistici per le vacanze di Pasqua e l’estate  scegliendo non solo aree, località, strutture alberghiere nei paesi esenti dalla presenza di casi di Covid-19, ma soprattutto starebbero silenziosamente derubricando dalle prenotazioni viaggiatori provenienti dalla Cina, o che siano stati in Cina, ed anche  i turisti occidentali che negli ultimi mesi hanno visitato la Repubblica popolare cinese.Virus business sulla pelle dei cinesi

Elaborando i dati degli ultimi sei mesi dei social, delle compagnie aeree, del traffico telefonico, delle carte di credito, e chissà di quant’altro ancora, gli algoritmi sono in grado di escludere o, più diplomaticamente di non rispondere, oppure di fare apparire sold out,  le prenotazioni on line alberghiere e dei bed & breakfast da parte di cittadini cinesi, asiatici e occidentali che rientrano nei paramenti di rischio per la nazionalità o per aver recentemente viaggiato in Cina.

Limitazioni che potrebbero scattare analogamente per le prenotazioni che le agenzie di viaggio effettuano ormai esclusivamente on line.Virus business sulla pelle dei cinesi

Sul turismo l’effetto Covid-19 sta complessivamente determinando due tendenze generali: il rinvio delle prenotazioni estive e la scelta prevalente per Pasqua di località europee e in particolare italiane, soprattutto  in Sicilia e Sardegna.

Il black out in italia del turismo cinese, secondo le previsioni, sarà ampiamente recuperato dagli arrivi e dalle permanenze europee, inglesi  e nord americane.Virus business sulla pelle dei cinesi

Di molto più ingenti, anche perché prive di rischi,  le prospettive del virus business per le industrie farmaceutiche.Virus business sulla pelle dei cinesi

Oltre alla gigantesca produzione di mascherine antivrus ed alla frenetica messa a punto del vaccino per debellare il Covid-19, le multinazionali del settore stanno immettendo sul mercato tutta una serie di farmaci cosiddetti barriera antinfluenzali e delle affezioni respiratorie per prevenire il contagio del nuovo corona virus cinese.Virus business sulla pelle dei cinesi

Più che altro un effetto placebo, che rappresenta comunque un affare da miliardi di dollari, pronto a decuplicarsi col vaccino.Virus business sulla pelle dei cinesi

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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