Aveva il coraggio e la schiena dritta degli uomini onesti e giusti Alfonso Giordano, il Presidente del primo storico maxi processo alla mafia, spentosi a Palermo all’età di 93 anni.
“Ho fatto semplicemente il mio dovere “ rispondeva il Presidente Giordano a chi, nei vari anniversari della sentenza del maxi processo, gli chiedeva come mai lui magistrato del Tribunale civile avesse accettato un incarico così delicato e rischioso.

Ed invece, nella Palermo degli anni Ottanta, fu l’unico magistrato a non tirarsi indietro, come alcuni altri suoi colleghi, e ad accettare di dirigere la Corte d’assise del primo grande processo a cosa nostra con 475 fra boss e gregari imputati, istruito da Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e dalla Procura della Repubblica palermitana. Maxi processo che si svolse nell’aula bunker costruita appositamente accanto al carcere dell’Ucciardone fra il 10 febbraio 1986 e il 16 dicembre 1987.

” Ho rappresentato lo Stato nel processo antimafia più importante e decisivo – ha affermato in una recente intervista al Riformista – Il nostro compito era quello di non fare sconti a nessuno, e non ne abbiamo fatti. Diciannove ergastoli, poi confermati in appello e in Cassazione significano che lo Stato con la mafia faceva sul serio e ci andava giù duro”.

Commosso il ricordo dello scomparso Presidente Giordano espresso dal Senatore Piero Grasso, magistrato ed ex Presidente del Senato che fu il giudice a latere del maxiprocesso. “Ho condiviso con Alfonso Giordano tre anni di lavoro, di impegno e di sacrificio – ha dichiarato Grasso al Giornale di Sicilia – Accettò l’incarico con coraggio e seppe governare l’aula-bunker nonostante le insidie, le difficoltà e i tanti momenti di tensione che hanno caratterizzato i lunghi mesi delle udienze del processo più grande di sempre. Ho vividi ricordi dei trentacinque giorni che, insieme ai giudici popolari, passammo rinchiusi nella camera di consiglio per esaminare e decidere il destino processuale delle centinaia di imputati. Quella sentenza sancì l’esistenza, una volta e per sempre, di Cosa nostra. Abbiamo tutti il dovere – ha concluso Piero Grasso – di ricordare la sua figura ai più giovani.”
“Il nome del presidente Giordano resta indimenticabile e scritto nella storia di liberazione del nostro paese e della nostra città dalla criminale ipoteca della mafia e dal suo sistema di potere affaristico e politico” ha sottolineato il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando .

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Fondatore e Direttore di zerozeronews.it
Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Rai Palermo e Tg1