Avviata la procedura per la nomina del giudice Carlo Renoldi al vertice del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria. La proposta sarà prima vagliata dal Csm e poi ratificata dal Consiglio dei ministri.
La procedura viene avviata contemporaneamente alla vacatio dell’incarico dopo la decisione di Dino Petralia di andare in pensione con un anno di anticipo.
Per guidare il Dap, incarico di spicco al ministero della Giustizia, la Guardasigilli Marta Cartabia che avrebbe consultato anche l’ex procuratore di Roma Michele Prestipino e il presidente del tribunale di sorveglianza di Trieste Giovanni Maria Pavarin, ha indicato Carlo Renoldi, 53 anni giudice in Cassazione ed in passato magistrato di sorveglianza a Cagliari, per il quale ha chiesto al Csm il collocamento fuori ruolo. Su questo si attende il via libera del plenum di Palazzo dei Marescialli, che si terrà la settimana entrante.
Più che nel merito l’esame del Csm si atterrà soprattutto al rispetto di alcuni parametri: innanzitutto che il magistrato prescelto non superi con il nuovo incarico il tetto di 10 anni per il fuori ruolo delle toghe fissato dalla legge Severino; e poi che il suo ufficio di provenienza, in questo caso la Corte di Cassazione, non sia in una situazione critica di scopertura. Successivamente la nomina passerà al vaglio del Consiglio dei ministri, come previsto per tutte le nomine di capi dipartimento.
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