Innovazione e rischi per l’auto 2025
Guidare non sarà più un piacere, ma un gioco. Il futuro delle auto non è fatto solo di cloche, joystick, motore e sedili: a bordo stanno salendo, e saliranno in maniera crescente, tecnologie come il riconoscimento biometrico, ologrammi e realtà virtuali.
Secondo Frost & Sullivan, la prestigiosa società internazionale di analisi economico-tecnologiche, la parola d’ordine è gamification. Cioè l’applicazione di meccanismi realizzati per i videogiochi a settori che nulla hanno a che fare con console e joypad, la pulsantiera dei comandi.
Il rapporto di Frost & Sullivan, intitolato “Previsione sino al 2025 della gamification nell’industria automobilistica” descrive l’abitacolo delle auto come un concentrato di innovazione digitale.
Gli automobilisti utilizzeranno dispositivi indossabili, si muovereranno in un ambiente capace di riconoscere i gesti di chi è alla guida. Un ambiente popolato da proiezioni olografiche e con un contorno di proliferazione di app pensate e sviluppate proprio per essere utilizzate su strada.
Le auto del futuro riconosceranno il passeggero e raccoglieranno dati per adattarsi alle sue preferenze. Protagonista principale la biometria applicata alle auto: i sensori integrati nei sedili o sul volante e i dispositivi indossati dagli utenti, smartwatch, occhiali, bracciali per il fitness, consentiranno di leggere e analizzare lo stato dei passeggeri. L’intelligenza artificiale farà il resto ed offrirà servizi personalizzati.
Tecnologia in parte già sperimentata, dal 2013, dalla Nissan che ha lanciato, per il suo reparto corse, Nismo, uno smartwatch che traccia sia l’attività di chi lo indossa, come il battito cardiaco,sia quella dell’automobile: velocità, condizioni atmosferiche esterne.
Per gli analisti di Frost & Sullivan non si tratta solo di un’evoluzione tecnologica ma di una “opportunità di crescita dell’ecosistema automobilistico”: secondo il report, la “gamification” applicata al settore varrà 14,5 miliardi di dollari nel 2025. Con una crescita media annua del 18,28%.
Fondamentale tuttavia che, passando dalla guida al gioco, il game over non determini la perdita della vita dell’automobilista….
Fonte: Agenzia Italia