Banche bonifici e debito pubblicoAl via i bonifici istantanei. Già operativo in Italia, Austria, Estonia, Germania, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi e Spagna il nuovo sistema che in un massimo di 10 secondi consente di trasferire denaro tra conti correnti situati in tutti i paesi che fanno parte della Sepa, l’area unica dei pagamenti in Europa.
Al momento il servizio di pagamento elettronico è in grado di trasferire e ricevere fondi fino a un massimo di 15 mila euro in tutta Europa, in modo pressoché immediato e in qualsiasi momento: 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per 365 giorni all’anno, fine settimana e vacanze comprese.
- Patuelli
Per il Presidente dell’ABI Antonio Patuelli: “ l’Italia del mondo bancario e finanziario, non è così indietro come si pensa rispetto ai più avanzati processi d’innovazione mondiale. Le banche anche negli anni più cupi della crisi, hanno investito molto nell’innovazione tecnologica e digitale.”
Più che positive per Patuelli le prospettive: “In Italia e in Europa non si vive un senso di ansia nei confronti di nuovi operatori che si stanno affacciando sul mercato in altre parti del mondo, perché nel settore della tecnologia bancaria non c’é monopolio e quindi c’é concorrenza, e poi perché chi vuole operare nel nostro continente deve rispettare tute le complesse, rigorose, talvolta eccessive regole che esistono nel nostro sistema. Ci sono autorità di vigilanza” – ha concluso il Presidente dell’Abi- “assai operose che consentono alle banche italiane di non aver paura di competere ad armi pari da subito”
- Cottarelli
La sostenibilità del debito italiano per il Direttore esecutivo del Fondo Monetario Carlo Cottarelli è direttamente proporzionale al livello di crescita. “ Giappone, Grecia e Italia” – ha osservato Cottarelli – “sono i tre dei paesi che recentemente sono cresciuti meno e, guarda caso, hanno il debito pubblico maggiore”. ” Ma é essenziale che il debito pubblico cali, vado in giro per l’Italia a predicarlo” ha aggiunto Cottarelli che sta facendo un tour del Paese per presentare il suo libro ‘Il macigno.Perché il debito pubblico ci schiaccia e come si fa a liberarsene”, edito da Feltrinelli.
- Masciandaro
Per ridurre il debito pubblico “ tutti vogliono tagliare le spese, ma quelle degli altri, non le proprie” ha osservato il Professore Donato Masciandaro, Direttore del dipartimento di Economia della Bocconi. “Quale sarà quindi la ‘nuova normalità ? ” è il quesito posto dal professore. “C’è una progressiva tendenza a trattenere la liquidità, nessuno la reinveste, ne gli Stati né le imprese né le famiglie: è l’effetto spugna che c’è stato finora. “ – spiega Masciandaro, che aggiunge: “ tutte le banche centrali, oggi, stanno studiando tassi d’interesse negativi, che saranno bassi anche nel prossimo futuro: continueremo a stampare moneta finché serve, cioè fin quando le famiglie consumeranno e le aziende riprenderanno a investire”. “Questa è la strada che stanno percorrendo le banche centrali, ma non è detto che sia quella giusta” – avverte l’economista.