Cuore & Batticuore
Rubrica settimanale di posta. Storie di vita e vicende vissute 
by Maggie S. Lorelli
Love dies in sexdown? direbbero al Washington Post. Ma col lockdown soft cosa prevale ? sexdown, sex in loft, o sex online?
In un’Italia dalle tinte infuocate di un tricolore che si è fatto giallo, rosso e arancione, mi chiedo come si evolvano le abitudini galanti delle coppie innamorate. Con la chiusura dei bar e dei ristoranti alle 18 e lo stop di tutte le attività ricreative serali, si riducono le possibilità di incontrarsi per un aperitivo, per cena o per recarsi insieme ad un concerto. Insomma, gli eleganti preludi prima dell’opera. E allora dove ci si può incontrare per celebrare il rituale pre- copula?
Sembrano esser state risparmiate dalle restrizioni del dpcm ribattezzato “lockdown soft” le relazioni extraconiugali. I ristoranti degli alberghi infatti rimangono eccezionalmente aperti. Si registra un’impennata di fasulle trasferte lavorative, e i fedifraghi possono usufruire del pacchetto sconto cena+matrimoniale standard.
Al sicuro anche i cosiddetti casamuniti, che organizzano l’alcova a casa propria, rispolverando il desueto “andiamo da te o da me”? Un classico delle relazioni occasionali che vede la donna nella doppia veste di cuoca stellata, dopo gli intensivi corsi di cucina a reti unificate sorbiti durante il precedente lockdown, e di amante raffinata, se non fosse per l’olezzo di cipolla. Mentre l’uomo, il solito fortunato, risparmia i soldi del ristorante godendo del doppio orgasmo gastrogenitale. Tanta resa, poca spesa.
Il problema si pone per le coppie di primo pelo, impossibilitate a consumare pasti e spasmi nella riservatezza protetta dell’ambiente domestico, con l’aggravio del coprifuoco alle 22, che limita ulteriormente l’intimità, consumata furtivamente in qualche anfratto naturalistico che costringe a rocambolesche peripezie alla Indiana Jones o dietro un portone rimasto aperto, per i meno avventurosi amanti di città.
Rimane salda l’antica pratica del sesso costretto nell’abitacolo dell’auto, che in un periodo di interdizione dell’attività fisica nei luoghi deputati, diventa un’importante risorsa di allenamento acrobatico. Salvo blitz delle forze dell’ordine a caccia di certificazioni che dalle zone rosse rischiano di imbattersi in zone erogene. Un inedito rifugio per gli amplessi automobilistici sono i drive-in allestiti per i tamponi rapidi, augurandosi che i primi non abbiano un esito altrettanto repentino.
Chi invece vuol sentirsi a proprio agio senza tema del contagio, si rifugia nelle segrete stanze del sesso online. “Ci facciamo una Zoomata?” è la profferta erotica attualmente più in voga. Non si tratta, come si potrebbe erroneamente pensare, di una conferenza sulla più diffusa piattaforma di videocomunicazione, ma di un ingrandimento a tutto schermo delle parti intime. Nelle afflizioni da pandemia, la pornochat è il modo più sicuro per tenere duro.
A chi infine nell’intimità non vuole osare, senza tuttavia rinunciare alla fisicità, non rimane che la gioia solitaria del fai da te, la solita minestra riscaldata che non entusiasma ma sazia. Bisogna arrangiarsi in tempi di sexdown.

La risposta alle personali considerazioni della scrittrice e musicista Maggie S. Lorelli, oltre a soffiare nel vento, può ricavarsi molto più concretamente dalla fisica.«Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma» afferma infatti la legge della conservazione della massa che si rifà al postulato fondamentale di Lavoisier. Insomma, volere o volare è l’evoluzione…
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Maggie S. Lorelli, dopo la laurea in Lettere all’Università degli Studi di Torino, si laurea in Pianoforte al Conservatorio “G. Verdi” di Torino e in Didattica della Musica al Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma. Dopo un’ esperienza decennale alla Feltrinelli ha collaborato come autrice con Radio 3 Rai e Radio Vaticana e condotto programmi musicali. Ha svolto un tirocinio come giornalista presso l’agenzia di stampa Adnkronos, scrive per varie riviste musicali specializzate, ha al suo attivo numerosi racconti e “Automi”, il suo romanzo d’esordio. Attualmente è docente di Pianoforte al Liceo musicale.