La cyber security è legge, ma l’attuazione ancora da completare. La Camera ha approvato in via definitiva il decreto sulla sicurezza cibernetica che rappresenta la risposta di carattere strutturale a un fenomeno già molto diffuso e che sarà negli anni sempre più rilevante.
Secondo i massimi esperti di cyber security, infatti, l’era delle guerre cibernetiche, in un mondo sempre più dipendente dai dati e dalle interconnessioni, é sotterraneamente già in corso da tempo.
La nuova legge sulla sicurezza cibernetica consente al nostro Paese di difendere le infrastrutture di rete e i dati che vi transitano, tutelando al contempo i cittadini e la sicurezza nazionale.
Le nuove norme prevedono l’istituzione di un perimetro di sicurezza nazionale cibernetica nel quale rientreranno amministrazioni pubbliche, enti e operatori privati. Perimetro presidiato da un Centro di valutazione e certificazione nazionale (Cvcn) con poteri anche sulle forniture Ict, cioè le tecnologie dell’informazione e della comunicazione; l’istituzione di un Gruppo di intervento, il Csirt, Computer Security Incident Response Team, ed un rafforzamento della normativa sui poteri speciali previsti dal Golden power, anche sul 5G.
L’obiettivo è, non solo di migliorare le difese informatiche, ma soprattutto quello di consegnare al Paese strumenti, metodiche e standard condivisi in grado di fronteggiare in maniera sempre più rapida ogni eventuale minaccia cybernetica.