Traballa l’amministrazione del Sindaco di Roma Virginia Raggi per l’arresto all’alba del Presidente dell’assemblea capitolina di Marcello De Vito, esponente di spicco dei 5Stelle. Perquisiti anche gli uffici della Presidenza del Consiglio comunale in Campidoglio.
Secondo la Procura della Repubblica di Roma l’esponente M5s avrebbe favorito il progetto dell’imprenditore Luca Parnasi per la costruzione del nuovo stadio della Roma in cambio di elargizioni.
L’inchiesta riguarda un gruppo di persone dedite, in concorso tra loro – secondo gli inquirenti- al compimento di condotte corruttive e di traffico di influenze illecite, nell’ambito delle procedure connesse con la realizzazione del Nuovo Stadio della A.S. Roma calcio, la costruzione di un albergo presso la ex stazione ferroviaria di Trastevere e la riqualificazione dell’area degli ex Mercati generali di Roma Ostiense.
Le indagini hanno fatto luce su una serie di operazioni corruttive realizzate da imprenditori attraverso l’intermediazione di un avvocato ed un uomo d’affari, che fungono da raccordo con il presidente dell’Assemblea comunale capitolina per ottenere provvedimenti favorevoli alla realizzazione di importanti progetti immobiliari.

Avvocato, 45 anni, schierato con l’ala ortodossa dei pentastellati, da sempre vicino alle posizioni dell’ex deputata ora in consiglio regionale del Lazio, Roberta Lombardi, nel nel 2013 Marcello De Vito era stato l’uomo di punta del Movimento Cinque Stelle alle Comunali, vinte da Ignazio Marino. Alle elezioni successive, nel 2016, venne scavalcato nelle primarie da Virginia Raggi, ma si prese una sonora rivincita imponerndosi come “mister preferenze” con 6.451 voti. Risultato che gli aveva consentito di ottenere la Presidenza dell’assemblea capitolina.
Oltre al terremoro politico che investe la Giunta Raggi, l’arresto sta facendo esplodere tutte le contraddizioni e le faide interne ai pentastellati.
Il leader politico pentastellato e Vice Premier Luigi Di Maio ha annunciato di avere personalmente “cancellato” cioè esplulso De Vito dal movimento.
Significativo inoltre che la prima esponente ad abbandonare al suo destino De Vito sia stata proprio la sua leader Roberta Lombardi che in un tweet è prende immediatamente le distanze: “Accuse gravissime, L’onestà deve essere sempre la nostra stella polare. Chiarezza al più presto su questa inquietante vicenda”
Ancora più duro il Presidente della Commissione Parlamentare antimafia Nicola Morra, pure lui dei 5 Stelle: “I fatti contestati a Marcello De Vito sono gravissimi: in questo momento, ancor più di prima, é necessario ribadire la piena e totale fiducia nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine. Non si può rimanere in silenzio. La corruzione é un male che colpisce in qualsiasi forza politica e bisogna essere intransigenti”