Democrazia e libertà sostanziale. Regimi autoritari e verità negata. L’apocalisse del coronavirus che sta travolgendo l’umanità, segna un confine netto e non più eludibile fra gli Stati Uniti, l’Europa ed i paesi occidentali da una parte, Cina e Russia dall’altra. Con un corollario di continenti bordeline, come l’India, l’Africa, l’America Latina.
Paradossalmente anche l’America in fiamme, ferita, sconvolta e indignata dall’assassinio in diretta, a Minneapolis, di un cittadino fermato dalla polizia, con immagini riproposte all’infinito che fanno letteralmente rabbrividire, è straordinariamente rappresentativa della differenza di anni luce fra la democrazia occidentale e la spietata dittatura cinese.
A Pechino nel 1989 l’esercito popolare massacrò con i cingoli dei carri armati un’intera generazione di studenti che a Piazza Tienanmen reclamavano un’apertura libertaria ai successori di Mao.
Invece di insorgere la Cina si inabissò nel silenzio imposto dal regime, che semplicemente occultò immagini e notizie della strage.

Soltanto la capillarità della rete e dei mezzi di informazione impedisce un’analoga sanguinosa repressione a Honk Kong, anche se l’insensibilità del regime è la stessa di piazza Tienanmen.

L’apocalisse del covid-19, a dispetto dell’evoluzione tecnologica che moltiplica all’infinito la libera circolazione delle opinioni e delle scelte individuali, rischia tuttavia di offrire una ulteriore chance ai regimi autoritari che sfruttano l’alibi dell’emergenza sanitaria per esercitare controlli e repressioni ancora più capillari.
C’è il fondato sospetto, anzi, che il virus sia stato e venga utilizzato anche per eliminare fisicamente dissidenti e avversari di regime. Dalle fosse comuni, ai laogai non tutto il virus, insomma, viene per nuocere.
Anche se l’America brucia, a Washington e nelle capitali Europee e occidentali la democrazia rimane concreta e si rafforza.
Mentre a Mosca e a Pechino i regimi per sopravvivere a se stessi saranno costretti, con grave pericolo di un conflitto armato globale, ad alzare il livello del confronto con l’Occidente e a inasprire sempre di più repressioni ed escamotages terroristici e di intelligence.
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Fondatore e Direttore di zerozeronews.it
Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Rai Palermo e Tg1