Transatlantico avanti adagio, anzi al rallenty, sulla rotta del Quirinale. Più che sulla tolda del transatlantico della Camera sembra di essere all’interno di un sommergibile, con tutti a quota periscopio a scrutare le mosse degli altri.Diario dal transatlantico carico di schede bianche

Leader e gruppi politici si studiano e meditano di verificare la consistenza delle varie forze politiche dalla radiografia dell’esito del primo scrutinio. Dal computo delle scede bianche, ma anche dalle possibili indicazioni riguardanti gli eventuali voti per  Mattarella, Cartabia, Berlusconi,  e altri si potrà dedurre o meno una sorta di tendenza di fondo, in particolare riguardante l’area di dissidenza dalle scelte ufficiali dei vari gruppi.

In realtà, come evidenzia il vertice fra Enrico Letta e Matteo Salvini e le riunioni dei gruppi parlamentari, è tutto legato all’eventuale accordo su un candidato condiviso. Se non dovesse essere raggiunto è possibile un tentativo al quarto scrutinio da parte del centrodestra di superare quota 505 voti. Se il tentativo non dovesse però avere successo, la situazione potrebbe ingarbugliarsi ulteriormente.

Per ricostruire minuto per minuto atmosfera e sentiment dei singoli “grandi elettori” può essere indicativa la crono-cronaca della giornata di un parlamentare, il deputato del gruppo misto Giorgio Trizzino ex think tank dei 5 Stelle a Montecitorio.

Diario dal transatlantico carico di schede bianche
Giorgio Trizzino

Come è iniziata la giornata del primo scrutinio?

“Mi raccomando scegli bene, mi ha detto mia moglie a Palermo, alle 5 del mattino quando sono uscito di casa per andare all’aeroporto e raggiungere Roma”.

Altre raccomandazioni?   

“Diverse e in particolare gli occhi di un assistente di volo che mi fissavano e mentre controllava il miso green pass, sussurrava : ‘’buon voto,eh!”.

Stato d’animo all’arrivo a Roma?

“Ho subito percepito la responsabilità della mia scelta. Quanto può valere il mio voto, una delle 1008 schede di oggi? Mi sono chiesto più volte”.

Risposta?

“Vale un voto, ma rappresenta una decisione libera che spero concorra alla migliore scelta possibile nell’interesse reale del Paese. Una scelta certamente non vincolata a scelte non sempre disinteressate imposte dai capi politici dei partiti, come quelle fatte in occasione di talune assemblee celebrate il giorno antecedente la votazione, prive di reali margini di confronto, perché tanto la decisione è già stata presa.”

Decisione già presa ?

“Sì nel senso che ci sono nomi che da qualche giorno girano vorticosamente, spesso proprio per confondere le acque”.Diario dal transatlantico carico di schede bianche

E l’arrivo a Montecitorio come è andato?

“Le mie speranze si sono spente sul nascere. Alla bouvette il caffè aveva un retrogusto più amaro del solito e si percepiva chiaramente che i giochi per almeno oggi sono fatti e che la maggioranza delle schede saranno bianche”.

Conferme?

“Parlando con alcuni amici deputati del Gruppo Misto mi sono reso conto che brancolavano nel buio e tanto che chiedevano a me se avessi già deciso. Io un nome lo avrei in realtà, ma non mi sento di condividerlo in questa fase….”

Qualche indizio?

” È un profilo autorevole in cui gli italiani potrebbero riconoscersi nel ricordo di uno dei momenti storici più difficili per il nostro Paese. Ne parlerò in seguito”.

Ma il suo candidato del cuore chi è ?

” Quella di Mattarella sarebbe la soluzione migliore, che rasserenerebbe il quadro politico ma che sancirebbe contestualmente l’incapacità dei partiti di assumersi la responsabilità di scegliere il nuovo Presidente.” E quando verrà  il suo turno di votare? “Confesso di avere ancora molti dubbi e fino a questo momento non riesco a identificare un candidato che potrei votare alle 19.15 quando sarà il mio turno per indicare il nome sulla scheda. E mi chiedo per quanti altri parlamentari sarà così”.  Non resta che attendere lo spoglio “Si e spero che prevalga il senso di responsabilità. Almeno spero di si, temo di no”Primi sentiment sul QuirinDiario dal transatlantico carico di schede bianche