Strage della domenica nelle Filippine
Aumenta di minuto in minuto il terribile bilancio di vittime e di feriti della strage compiuta davanti ad una cattedrale sull’isola di Jolo, nel sud delle Filippine, durante la Messa domenicale.
Due le bombe fatte esplodere all’entrata della Chiesa. Secondo gli invetigatori filippini gli autori sarebbero terroristi islamici. Un attentato compiuto a meno di una settimana dal referendum che ha sancito la creazione di una provincia autonoma a maggioranza musulmana nel sud.
Il primo ordigno è esploso sulla porta, seguita da un’altro all’esterno dell’edificio, avvenuta quando già le forze governative stavano rispondendo all’attacco. Tra le vittime ci sono sia civili che militari.
Foto diffuse sui social media mostrano i corpi delle vittime tra le macerie in una strada affollata, fuori dalla cattedrale di Nostra signora del Monte Carmelo, già bersaglio in passato di attentati di matrice islamica. Truppe in assetto da guerra hanno transennato la strada principale che porta alla chiesa. I feriti più gravi sono stati trasportati in elicottero nella vicina città di Zamboanga. Rafforzata la vigilanza in tutti i luoghi di culto.