Dal governo tecnico al cambio di Direzione della Stampa. Spesso nell’oceano degli intrecci imperscrutabili fra giornalismo, politica ed economia, cause ed effetti si muovono in profondità e sono percepibili soltanto dall’intuito e dalla logica delle cose.
Sono in molti nelle redazioni di quotidiani, telegiornali, agenzie e on line a leggere e rileggere il comunicato col quale la Gedi, società editrice di Repubblica, Stampa e varie altre testate controllata dalla Exor degli Agnelli-Elkann, annuncia il cambio di Direzione dello storico quotidiano torinese: “« a partire dal 7 ottobre al posto di Massimo Giannini, che rientra come editorialista alla redazione di Repubblica a Roma, viene nominato l’attuale vice direttore vicario Andrea Malaguti, 57 anni, con il compito di imprimere ulteriore slancio al processo di innovazione in atto, ponendo particolare cura nel rafforzare il legame unico tra la Stampa e i lettori del suo territorio, nel rispetto della migliore tradizione editoriale del giornale».

Saggista, opinionista televisivo, 61 anni, già Direttore di Radio Capital e Vice Direttore di Repubblica, Massimo Giannini dall’aprile del 2020 al timone della Stampa é considerato uno degli ultimi scalfariani delle origini nell’ambito del gruppo editoriale fondato e diretto per oltre 20 anni dal mitico Eugenio Scalfari, scomparso a 98 anni nel luglio dello scorso anno.

A Largo Fochetti, all’Eur di Roma, alla redazione di Repubblica, i commenti dietro le quinte si sprecano, ma ufficialmente non trapela alcuna valutazione.

Oltre alle indiscrezioni riportate da alcuni organi d’informazione secondo le quali dietro la decisione ci sarebbe anche un giudizio non positivo dell’ultima gestione, con la Stampa che ha sofferto un maggior calo di copie rispetto ai principali concorrenti, l’opinione prevalente del “popolo di Repubblica e della Stampa” é che la linea di critica e di denuncia della politica del Governo impressa da Giannini, nonché il ruolo di opinionista assunto dal Direttore della Stampa nella nuova trasmissione di Fabio Fazio su La7 , ne abbiano “accelerato” l’avvicendamento e , sostiene qualche voce non confermata, anche la valutazione di un eventuale prepensionamento.
