L’incubo di Donald Trump sta trasformando l’esito delle elezioni di midterm, favorevole ai repubblicani alla Camera ed ancora testa a testa per il Senato, nella cupa prospettiva di un’America profondamente divisa o, peggio, sull’orlo di una guerra civile per le Presidenziali del 2024.
A poche ore dalla chiusura dei seggi secondo le prime proiezioni i repubblicani avrebbero ottenuto il controllo della Camera mentre il Senato resta in bilico, appeso a sfide ancora testa a testa come quelle in Pennsylvania tra il vice governatore dem John Fetterman e il chirurgo Mehmet Oz e in Georgia tra il reverendo dem Rafael Warnock e l’ex campione di football Herschel Walker.
Per ora non si é tuttavia materializzata quell’ondata rossa in cui sperava il Gop, il Grand Old Party e i democratici sembrano aver evitato almeno la catastrofe.

Minaccioso, provocatorio e a tratti ricattatorio, il ritorno in campo dell’ex Presidente, nonostante tutti i gravi procedimenti penali in pieno svolgimento nei suoi confronti, rischia già di fare precipitare gli Stati Uniti in una crisi istituzionale devastante per la tenuta democratica del paese, per i delicati assetti internazionali e per le ricadute sull’economia mondiale.
Anche se non si escludono colpi di scena giudiziari, due al momento le speranze per arginare il nuovo assalto demolitore di Trump alla democrazia americana: la massiccia partecipazione al voto degli elettori che ha superato tutte le precedenti statistiche dell’affluenza e il trionfo in Florida del 44enne Governatore uscente Ron De Santis, repubblicano progressista, in grado di battere Trump alle primarie per la nomination del Gop e presentarsi come candidato del partito repubblicano per la successione al Presidente Joe Biden.

Una chance riconosciuta dallo stesso Trump che infatti in vista dell’annuncio ufficiale della nuova candidatura alla Casa Bianca, che farà a reti mondiali unificate il 15 novembre, ha già iniziato ad attaccare De Santis tempestandolo mediaticamente di avvertimenti della serie: “Evita il 2024, so cose di te poco lusinghiere”. Una minaccia che sa di confessione autobiografica.