Sono molti i pianeti e le stelle cadenti della galassia della crisi politica che si appresta al big bang della nascita della maggioranza 5 Stelle – Pd.



Un autentico stress test politico, prima ancora del completamento del già di per sé ostico puzzle dei ministeri e dell’ultimo miglio che separa il Premier incaricato dal Colle, dove dovrà recarsi per sciogliere la riserva e sottoporre al Presidente della Repubblica la lista dei Ministri del nuovo Governo.
Sulla contrapposizione fra le linee di Grillo e Casaleggio aleggia, paradossalmente, un confronto a secoli di distanza, fra il filosofo svizzero francese del 1700, Jean-Jacques Rousseau, definito da Gian Roberto Casaleggio, che gli intitolò la piattaforma, “uno dei padri della democrazia diretta” e Betrand Russel, il pensatore pacifista e idealista inglese degli anni ‘60, al quale sembra ispirarsi principalmente Beppe Grillo.


Confronto in realtà insistente, vista la disomogeneità del contesto storico ed economico vissuto dai due filosofi, ma che evidenzia da una parte la visione ideologica di Grillo, che trae origini dal riformismo socialista e liberale dei fratelli Nello e Carlo Rosselli, trucidati dai fascisti, e dall’altra parte la concezione della web democracy, la democrazia digitale di Davide Casaleggio.
Scenari diametralmente diversi al Nazareno, col Pd abile a sfruttare l’ occasione di ritrovarsi al centro della scena politica grazie all’autogol di Ferragosto di Matteo Salvini.
Più esperti e scafati dei 5 Stelle, i dem mimetizzano e sublimano gli scontri interni per la suddivisione degli otto Ministeri che dovrebbero essere assegnati al partito di Zingaretti. Il perno del braccio di ferro è il ruolo dei renziani. Come mantenerne l’appoggio determinante, soprattutto al Senato, senza rafforzarli e consentire loro di rovesciare la segreteria? Gli equilibri potrebbero ricomporsi sulle scelte di esponenti renziani considerati più autononi rispetto all’ex segretario-premier.
Ma anche la maggioranza di Zingaretti ha da dirimere il surplus di richieste di tornare al Governo e la necessità di assicurare a Conte la discontinuità che si è pretesa dai 5 Stelle.

Fondatore e Direttore di zerozeronews.it
Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Rai Palermo e Tg1