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Governo Draghi pronto alla svolta della IV ^ Repubblica

Dalla politica senza più ideali alla svolta politica ideale. Si respira un’aria da Città invisibili di Italo Calvino alla Camera. Un’aria da quarta repubblica, la Repubblica di Sergio Mattarella e Mario Draghi, che sta nascendo dalle ceneri di una politica consumatasi fino all’estremo rischio di trascinare il Paese nel baratro di una crisi concentrica, sanitaria economica e sociale.Governo Draghi pronto alla svolta della IV ^ Repubblica

Come sta evidenziando la seconda e risolutiva fase delle consultazioni dei partiti, bypassare le ambizioni dei politici per la partecipazione diretta al Governo non sarà facile per l’ex Presidente della Bce che sta per abbondonare il ruolo di ex per rientrare a pieno titolo ai vertici istituzionali.

Una delle probabili argomentazioni utilizzate per convincere i partiti a cedere il passo all’esigenza di varare un esecutivo omogeneo con ministri super competenti, potrebbe essere rappresentata dalla garanzia della subordinazione dei provvedimenti del governo al progressivo vaglio del Parlamento.

Comunque per evitare rotture, ipotizzano gli ambienti parlamentari, probabilmente la politica ricorrerà al metodo descritto dal proverbio siciliano “calati juncu, ca passa a china”,  piegati giunco fino a quando non passa la piena. Fare cioé buon viso a cattivo gioco ed aspettare il momento opportuno per venire allo scoperto. Un orientamento che emergerebbe dal tenore delle dichiarazioni delle delegazioni, tutte incentrate sull’adesione alle priorità programmatiche prospettate da Draghi: recovery plan, sanità, scuola, lavoro, infrastrutture, fisco e riforme. Tanto da fare escalamare  all’esponente socialista Riccardo Nencini che “sta per nascere un Governo che non ha precedenti ! “.

Governo Draghi pronto alla svolta della IV ^ Repubblica
Riccardo Nencini

Un governo appunto della svolta della Repubblica. Come per la Francia, dove il succedersi dell’assetto repubblicano è stato scandito da rivoluzioni, guerre e sconfitte, per l’Italia il Governo che Mario Draghi sta incardinando e che dovrebbe vedere la luce a giorni, potrebbe segnare il superamento delle fasi storiche della ricostruzione del dopoguerra, del centralismo democristiano, dell’implosione dei partiti e del marasma delle elezioni senza vincitori né vinti.Governo Draghi pronto alla svolta della IV ^ Repubblica

Di fatto una nuova Repubblica, la quarta per gli appassionati delle classificazioni, che si ritrova a dover ricostruire un Paese che ad un certo punto stava cominciando a precipitare in una situazione paragonabile, se possibile, a quella dei due precedenti nazionali più nefasti: la disfatta di Caporetto e l’otto settembre, col Paese abbandonato.Governo Draghi pronto alla svolta della IV ^ Repubblica

A poco più di un secolo da Caporetto e a 77 anni dalla tragedia dell’8 settembre 1943, per buona parte del 2020 e fino a qualche settimana addietro, sui palazzi del potere romani ha aleggiato infatti quella sorta di analoga sindrome dell’inconcludenza, dell’eterno rinvio e delle sabbie mobili della politica e della burocrazia. Grazie allo spirito della Costituzione e all’azione di garante della democrazia, scrupolosamente esercitata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Governo Draghi non parte affatto da zero,  ma si dovrà misurare con l’urgenza di mobilitare le risorse economiche e con la capacità operativa dello Stato per rimettere in piedi il Paese.

Un obiettivo essenziale raggiungibile soltanto con la scelta di Ministri davvero competenti ed efficienti, in grado di apportare un contributo moltiplicatore all’azione di un Presidente del Consiglio come Mario Draghi, senza costringerlo a sopperire col suo prestigio alle loro eventuali inadempienze o ritardi.

Un obiettivo che per il Paese non è stato mai così vicino, come  assicurano il riscontro internazionale senza precedenti,  tanto dei Governi quanto dei mercati, e la capacità di Draghi di imprimere una partenza sprint all’esecutivo che sta formando, con un mix di provvedimenti di riforma e di sviluppo.Governo Draghi pronto alla svolta della IV ^ Repubblica

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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