Sette giorni di discontinuità esponenziale. La politica al tempo di Draghi è talmente cambiata che nei palazzi delle istituzioni c’è un evidente imbarazzo a paragonare l’eclisse dello scenario uscente al livello già raggiunto dall’attuale prospettiva.
Il tempo politico di Mario Draghi misura la distanza fra le scelte e la loro realizzazione ed è un fattore decisivo. Intanto per cogliere al volo l’enorme e crescente credito internazionale da parte dei Governi e dei mercati che la svolta di Draghi sta catalizzando sull’Italia. Basti pensare che le aziende quotate in borsa valgono in media il 10% in più di quello che valevano una settimana fa.
Poi per recuperare i tanti, troppi, anni perduti da una classe politica, spesso ripiegata sui propri interessi di sopravvivenza parlamentare, senza attuare riforme essenziali per la modernizzazione del Paese: infrastrutture, lavoro, fisco, giustizia, sanità, legge elettorale.
Dopo aver messo i partiti e le forze sociali di fronte alle rispettive responsabilità, il Premier incaricato sta ora delineando la scelta dei Ministri del governo di ricostruzione nazionale al di sopra delle parti che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ha incaricato di formare.
Si tratta di una sintesi politica attraverso le scelte, spesso tecniche, di chi farà cosa. Un quadro di competenze con alcuni profili ancora da definire e da sottoporre all’imprimatur del Capo dello Stato.
Come evidenziano le crescenti tensioni all’interno del Movimento 5 Stelle e le fibrillazioni nel Pd, nella Lega e nella sinistra, il pragmatismo e l’autonomia di Draghi hanno bypassato tutti i precedenti criteri ai quali si rifaceva fino a una settimana addietro la politica.

Una discontinuità rispetto ad un’intera classe politica che, come causticamente si potrebbe osservare, in parte parteciperà sinceramente commossa ai funerali dello storico leader del sindacalismo cattolico e del partito popolare, Franco Marini, con la latente consapevolezza di assistere al proprio funerale politico collettivo.
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Fondatore e Direttore di zerozeronews.it
Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Rai Palermo e Tg1