L’arsenale Usa in caso di attacco nord coreano a Guam
Opzioni diverse e operative: missili Tomahawk, superbomba Moab, laser satellitare, bomba al neutrone, droni e commandos.
Casa Bianca, Comando strategico e agenzie di intelligence Usa sono grado di dispiegare e scatenare in pochi minuti vari dispositivi d’attacco contro la Corea del Nord.
“Se colpiscono Guam dovranno affrontare il fuoco e la furia, e sinceramente anche la forza, a un livello che questo mondo non ha mai visto prima» ha ripetuto il Presidente Donald Trump, riferendosi probabilmente a sistemi d’arma ancora segreti come i raggi laser sparati dai satelliti e alle già note bombe tattiche al neutrone, con impatto nucleare ridotto.
“Se Kim Jong Un dovesse bombardare l’isola territorio degli Stati Uniti nel Pacifico, la risposta americana sarebbe molteplice. Oltre a intercettare e abbattere i missili nord coreani scatterà l’attacco già pianificato” conferma il Prof. Arduino Paniccia, docente di Relazioni Internazionali all’Università di Trieste e analista di strategie militari e geopolitiche.
- Cosa prevede la pianificazione?
L’intervento sarebbe prima di tutto diretto a colpire e annientare le basi nucleari Nord Coreane che rappresentano il primo e più grande pericolo. Partirebbero ondate di missili Tomahawk dalle portaerei per distruggere reattori nucleari, le centrifughe pronte a arricchire l’uranio per la realizzazione di altre atomiche. Ulteriore obiettivo la distruzione di depositi e installazioni situate a SUCHON, ANJUTAECHON, CHONGIN e altre basi nord coreane. Seguirebbero bombardieri e droni per neutralizzare altri siti e quindi, solo se fosse necessario, sbarco e intervento delle special forces.
- Copertura aerea?
Bombardieri strategici supersonici Stealth e B-1B per colpire contemporaneamente aeroporti, porti, installazini di artiglieria carri e missili mobili. Gli obiettivi sensibili sono oltre 60 tra cui importantissimi da annientare quelli che potrebbero essere usati dai nord coreani per colpire sia la capitale che le postazioni militari Sud coreane.
- Per i bunker sotterranei nord coreani le bombe Moab saranno sufficienti?
Si ritiene di si. Collaudata in Afhanistan la Mother Of All Bombs, la madre di tutte le bombe, è un ordigno teleguidato dotato di un enorme quantitativo di esplosivo ad alto potenziale in grado di provocare un’onda d’urto che distrugge anche i bunker più profondi .
- Alternative diplomatiche alla decisione di replicare con un attacco su larga scala all’eventuale lancio di missili nord coreani su Guam o altri Stati americani?
La questione della penisola coreana è divenuta una vicenda internazionale di difficile e complessa soluzione perché tocca tre temi che vanno addirittura al di là dello stesso scontro Usa-Nord Corea e che sono:
1) gli equilibri fra potenze nella vitale area Asia/Pacifico
2 ) l ‘utilizzo del nucleare quindi la revisione dei trattati oggi nel limbo come quello di non proliferazione nucleare
3) riportare il dibattito sulle possibilità di intervento internazionale rispetto a stati falliti, feroci dittature e nazioni tribali
- Russia e Cina staranno a guardare?
Washington ritiene che senza il supporto militare ed economico di Russia e Cina la Corea del Nord mai avrebbe potuto aumentare il proprio arsenale missilistico, fino ad ottenere missili balistici ICBM Hawasong 14 in grado di raggiungere, in teoria, Alaska, città giapponesi e basi americane nel Pacifico. Questo ha consentito a Kim Jong Un di divenire un pericolo di primo livello globale sfuggendo – come molti analisti ormai ritengono- perfino al controllo cinese del quale, assieme al padre e al nonno, che gli hanno tramandato il regime dittatoriale, è stato per decenni il cane da guardia di quella strategica posizione territoriale.
- Punto di rottura della crisi?
Ma il paradosso per Trump e per l’Occidente sta nel fatto che senza la mediazione cinese e oggi soprattutto russa, non vi é possibile soluzione diplomatica all’affaire coreano.
- Rischi?
L’attacco Usa non è una alternativa affrontabile. Non perché gli Usa non sarebbero in grado di provocare la paralisi strategica della Corea del nord , ma perché verrebbero trascinati nel conflitto sicuramente la Corea del Sud e probabilmente il Giappone, mentre con la Cina si innescherebbe un braccio di ferro seguito da una guerra fredda con pesanti ricadute economiche. Con la conseguente destabilizzazione della regione. Un intervento rapido e chirurgico rischia di non risolverebbe alla radice la situazione. Mentre un intervento duro, totale, porterebbe all’uso dell’arma nucleare.