HomeRisvoltiIl Papa a Kiev per fermare l’espansione della guerra?

Il Papa a Kiev per fermare l’espansione della guerra?

Kiev come Gerusalemme ? Dal rischio di una deflagrazione del conflitto, si sta rapidamente passando all’effettiva espansione incontrollata della guerra scatenata da Putin contro l’Ucraina.

E’ singolare che anticipando tanti think tank militari e esperti di intelligence, uno dei primi a percepirlo sia stato un Apostolo della pace, come Papa Francesco.Il Papa a Kiev per fermare l’espansione della guerra ?

Dopo aver implorato per settimane la fine del massacro del popolo ucraino, Jeorge Mario Bergoglio ha confermato personalmente da Malta che sta prendendo in seria considerazione la possibilità di recarsi a Kiev per scongiurare l’allargamento a macchia d’olio della guerra.

“Quante divisioni ha il Papa?”, domandò al culmine della guerra fredda Stalin. Una provocazione che è tornata in auge a Mosca, dove ora temono di fare i conti con l’enorme impatto mondiale che avrebbe l’iniziativa di un viaggio del Pontefice nella Capitale dell’Ucraina devastata dai bombardamenti.

Lo strano ruolo antireligioso della Chiesa Russa e di Kiev
Il Patriarca ortodosso della Russia Kirill e Vladimir Putin

 “Gli scenari della guerra evidenziano che il  conflitto rischia di allargarsi” conferma l’analista Arduino Paniccia, Docente di studi Strategici e Presidente della Scuola di Competizione Economica Internazionale di Venezia.

Il Papa a Kiev per fermare l’espansione della guerra ?
Arduino Paniccia

Su quali elementi concreti basa la sua analisi ?

L’agguato poco pubblicizzato ad una nave intelligence Ucraina, nome in codice Pereyaslav, attaccata dalle forze speciali russe alla foce del Danubio, in territorio quindi rumeno e soprattutto Nato, vicino proprio dove era la vecchia base sovietica di Reni, ha avuto subito la risposta con l’attacco al deposito di carburanti di Belgorod in territorio russo. Il fatto che a condurre l’attacco siano stati due elicotteri Mi24 fabbricati in Russia, ma anche in dotazione all’esercito ucraino ha fatto pensare ad una operazione sotto falsa bandiera. Anche il fuoco di artiglieria su Rostov, sempre in Russia ci fa capire che la guerra potrebbe deflagrare al di là dei sogni di conquista del Cremlino.Il Papa a Kiev per fermare l’espansione della guerra ?

Situazione dell’andamento bellico?

Vi sono alcune modifiche tattiche sul campo da parte dello Stato maggiore russo e perfino cambi di strategia. Quella più incisiva forse – che per il futuro appare essere la decisione più importante – è quella di allentare almeno per il momento la manovra a tenaglia su Kiev. Mosca cerca di consolidare le posizioni già acquisite, sa che gli ucraini sono ancora troppo forti per attaccare ed assediare la capitale. Viste le previsioni degli ingenti costi per le forze armate russe sia in termini di risorse, che di soldati uccisi e di perdita di immagine con un attacco alla capitale che comporterebbe spargimenti di sangue, atrocità e distruzioni, lo stato maggiore ha ammassato ben 139 mila truppe fresche nella parte orientale dell’ Ucraina fin sul Mar Nero, dove i rifornimenti marittimi non vengono ostacolati e si può  puntare a conquistare Odessa, altra città simbolo, che significherebbe il controllo da parte russa di tutto il Mar Nero e non solo della Crimea e del Mar d’Azov.Il Papa a Kiev per fermare l’espansione della guerra ?

E il fronte davanti a Kiev ?

Serve a tenere bloccato il grosso delle truppe ucraine. I reparti corazzati russi si sono riposizionati ed invece che attaccare Kiev si rischierano a sud, proponendosi di tagliare in due l’Ucraina e attestarsi il più possibile sul Dniepr.

Alternative ?

Il piano russo di spartirsi il paese con Kiev è ancora pieno di imprevisti a cominciare dalla necessità di un morale altissimo fra le truppe e di un unanime consenso dell’opinione pubblica interna. Il vero obiettivo di Putin appare quello di una grande conferenza di pace e d’assestamento economico con l’occidente. Una conferenza a metà fra Yalta e Bretton Woods non soltanto sulla sorte dell’Ucraina quanto, piuttosto, sui nuovi equilibri della globalizzazione.

Il Papa a Kiev per fermare l’espansione della guerra ?
Biden Xi Jinping

Realizzabile ?

Accadrà solo quando il Presidente Usa Biden e il leader cinese Xi Jinping  manderanno chiari segnali al riguardo, cosa che per il momento non sembra accadere.

E nel frattempo ?

La Nato prosegue nella fornitura di missili e armamenti sofisticatissimi in grado di stoppare l’esercito russo. Ma è anche in corso lo studio della fornitura dei Mig polacchi e di una parziale no fly zone e di  eventuali corridoi aerei sorvegliati che scatteranno se saranno attaccate realmente Kiev, Odessa, Leopoli.

In pratica la prova definitiva dell’allargamento della guerra ?

La considerazione vera è che gli ucraini stanno resistendo eroicamente nella lotta immensa tra democrazie occidentali e autocrazie euroasiatiche. La faglia dello scontro è proprio la salvezza dell’Ucraina che va difesa anche con una forte e determinata deterrenza, in un territorio ormai chiaramente iperstrategico per gli assetti della futura globalizzazione che va dal Baltico al Mar nero.Il Papa a Kiev per fermare l’espansione della guerra ?

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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