Cerimoniale da Celeste impero, un paradosso per gli eredi di due regimi rivoluzionari, ma retrogusto amaro per il the offerto da Xi Jinping a Vladimir Putin nel giardino inviolabile per i comuni mortali della Città Proibita della Capitale cinese.
A Pechino non si é mai parlato tanto dell’Europa come durante i due giorni della visita del Presidente russo. L’ “attenzione” di Cina e Russia all’Unione Europea mira non soltanto ad espugnare economicamente, o meno, uno dei baricentri principali dei mercati internazionali, ma anche a destabilizzare gli assetti politico-economici incentrati sugli Stati Uniti e l’Alleanza Atlantica.
![Il retrogusto amaro della pax cinese del the fra Putin e Xi Jinping](https://www.zerozeronews.it/wp-content/uploads/2024/05/xi-visit-russia-1024x682.webp)
“La sfida del Presidente cinese é più sottile di quella posta dal guerrafondaio Putin” scrive il settimanale inglese The Economist.
Non del tutto convinta dell’esito della tentata invasione russa all’Ucraina e timorosa che il divampare di una guerra nel cuore del vecchio continente penalizzi le sue esportazioni, la Cina sta comunque sostenendo indirettamente lo sforzo bellico di Mosca. Non con armamenti, ma con forniture strategiche di microchip e semiconduttori, nitrocellulosa per i proiettili e fibre ottiche essenziali per missili, droni, carri armati e jet.
Il prolungato scenario del conflitto che, attraverso l’Ucraina, vede contrapposta la Russia contro l’intero occidente, favorisce intanto le massicce vendite a prezzi più che dimezzati di petrolio, gas e materie prime della Federazione russa alla Cina.
Dietro gli abbracci di Xi Jinping a Putin, che secondo gli analisti di strategie politico militari si é recato a Pechino col colbacco in mano per sollecitare un concreto sostegno militare e soprattutto d’intelligence, nell’ambito della nomenclatura del potere cinese si contrapporrebbero due linee.![Il retrogusto amaro della pax cinese del the fra Putin e Xi Jinping](https://www.zerozeronews.it/wp-content/uploads/2024/05/9820f965-e42d-41d8-9648-06e479190e34-1.webp)
Quella attendista e diplomatica del Presidente, Segretario del partito comunista e capo delle forze armate, e quella interventista nettamente più favorevole al Cremlino.
Se Putin sbaraglia l’Ucraina e confina l’Europa su un piano inclinato, é la tesi dell’ala filo russa riconducibile ai militari, Washington sarà impegnata ad arginare la crisi europea e allenterà la presa sull’area indo pacifica, rendendo più agevole l’invasione di Taiwan e consentendo all’industria cinese la conquista di più vaste aree di mercato.
A parte gli esempi storici dell’America protesa a combattere il nazifascismo in Europa e a vincere contemporaneamente la guerra scatenata dal Giappone, il se di troppo é quello che ipotizza il prevalere dell’armata russa in Ucraina.
Come ha dimostrato l’inversione di tendenza sul fronte di Kharkhiv dopo la visita a Kiev del Segretario di Stato americano Antony Blinken.
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