La lucidità di Samarago e il suicidio della politica

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La lucidità di Samarango e il suicidio della politica
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Rubrica di critica recensioni anticipazioni

I cardini del pensiero Socrate Buddha Confucio Gesù

by Antonino Cangemi

L’indecoroso spettacolo offerto dalla politica agli italiani con la recente elezione del Capo dello Stato – a cui ha messo una toppa il senso dello Stato di Mattarella, gigante (tra nani) delle istituzioni – ha avuto aspetti rocamboleschi, al limite del paradosso. Fin dall’inizio, quando nelle prime sedute le opposte fazioni si sono combattute a colpi di schede bianche. Richiamando uno dei più inquietanti romanzi di José Saramago, “Saggio sulla lucidità”.La lucidità di Samarango e il suicidio della politica

Edito in Italia da Einaudi nel 2004, “Saggio della lucidità” è una sorta di continuazione di “Cecità” che, a conferma di ciò, se fosse stato tradotto alla lettera si sarebbe intitolato “Saggio sulla cecità”(scritto nel ’95, è uscito in Italia l’anno dopo). Perché il romanzo di Saramago è evocato dall’ implosione della politica alle pendici del Colle del Quirinale? Per via delle schede bianche.

In “Saggio della lucidità” sono i cittadini chiamati ad esprimersi per il rinnovo dei propri governanti, e non quest’ultimi, a votare scheda bianca. A contendersi il potere, in un paese senza nome (lo stesso probabilmente teatro del misterioso contagio di “Cecità”) sono tre partiti: uno di destra (pdd), uno di centro (pdm, partito di mezzo), uno di sinistra (pds).

Il giorno delle elezioni, fin dalle prime ore, s’intravedono segnali strani: un violento acquazzone sembra causare la diserzione dei seggi. Poi però, finito il temporale, la gente si reca a votare.La lucidità di Samarango e il suicidio della politica

La sorpresa giunge al momento dello spoglio: il 75 per cento delle schede sono bianche. S’invalida la contesa e la si rinvia in un giorno che prevedono migliori condizioni meteorologiche. Ma al secondo turno, l’esito è ancora più clamoroso: il “partito dei biancosi” supera l’80 per cento. Chi detiene il potere è in allarme. Si mette in moto l’intelligence, vengono sottoposti a controllo e perquisiti sospetti cospiratori, tra di essi alcuni personaggi già presenti in “Cecità” non escludendosi un collegamento con la precedente pandemia.

La lucidità di Samarago e il suicidio della politica
José Samarago

Poco da dire, o molto, sulla sconcertante attualità dell’apologo politico di Saramago, Nobel per la letteratura nel ’98 e scrittore come pochi profetico.

Votino scheda bianca gli elettori o i governanti, vi è un vulnus nella democrazia, qualcosa che non funziona come dovrebbe – con tutti gli interrogativi che ne seguono – in quella che comunque resta, per dirla con Churchill, “la peggiore forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle altre forme che si sono sperimentate fino ad ora”.La lucidità di Samarago e il suicidio della politica

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