Svolte politiche essenziali della legislatura? La svolta politica rappresentata da Renzi ha perso la sua forza propulsiva a causa di diversi problemi, anche caratteriali e di visione del leader del Pd. Complessivamente bisogna constatare che sui diritti civili si è fatto un grosso passo in avanti. Dal lavoro, alle unioni civili, alle norme sul femminicidio, al biotestamento, per fare alcuni esempi. L’unica eccezione negativa è rappresentata dalla legge elettorale che non è né carne né pesce.
Quanto ha inciso e ancora inciderà il ruolo di baricentro istituzionale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella? Mattarella non è solo una garanzia istituzionale di terzietà. È una persona pacata, riflessiva politicamente accorta. Un equilibrio che sarà fondamentale dopo le politiche per scongiurare la paralisi del Paese.
Errori e mosse azzeccate dei protagonisti: Renzi, Grillo, Berlusconi, Salvini, Grasso? Matteo Renzi aveva vinto la lotteria ma ha perso il biglietto vincente quando non ha capito che dopo il 40% alle europee non doveva andare allo scontro con la minoranza interna del Pd. Grillo ha fatto bene a fare un passo di lato e lasciare a Di Maio la ribalta, lasciandosi come carta di riserva per il futuro Di Battista. Berlusconi risorge sempre dalle ceneri dimostrando di avere la furbizia di approfittare degli errori altrui e di quella sorta di Alzheimer che colpisce gli italiani che dimenticano politici e governi che non mantengono le promesse. Il trend lo favorisce, ma il suo è un cartello elettorale e non una vera coalizione per governare. Salvini ha portato la lega dal 3 al 13% e punta al 20%, ma finge di non sapere che Berlusconi ha promesso alla Merkel di impedirgli di fare il Premier. Grasso non si è candidato in Sicilia perché sapeva che avrebbe perso e puntava a fare il leader di Liberi e Uguali. Ma se questa nuova forza di sinistra non ottiene un risultato a due cifre la scommessa è mezza fallita.
Renzi reggerà? Difficilmente potrà reggere e la sua sconfitta rischia di trascinare il Pd nel caos più totale. In Italia lo sport più diffuso, oltre a calcio, è quello di esaltare un politico quando vince e di distruggerlo quando è in difficoltà. Lui ci ha messo del suo, anche dal punto di vista personale con tanta arroganza e un carattere molto spigoloso, anche se alcuni provvedimenti in campo economico hanno favorito la ripresa economica.
Scenari possibili? Mi auguro che vinca qualcuno. Chiunque. Purché abbia programmi credibili e non sfasciatutto.