Cuore & Batticuore
Rubrica settimanale di posta Storie di vita e vicende vissute
by Valeria D’Onofrio
Stamattina, attraversando il mio giardino l’ho notata per caso.
“E tu che cavolo ci fai qui, alla vigilia di Natale?”mi sono detta. Il resto del cespuglietto era ancora dormiente, come Natura prevederebbe. Lei, no. Lei era lì, compiuta, come fosse Marzo.
Le ho sorriso, (sì, è possibile che mi sia bevuta il cervello, ma le ho proprio sorriso) come si sorride ad una bambina impertinente, ma simpatica. Una che sa il fatto suo. Che asseconda le sue incertezze, le sue curiosità. Che non le mortifica negli schemi di un ciclico calendario esistenziale.
E, mentre le sorridevo, cercavo di capire, di seguire il suo “ragionamento di vita” (adesso, con questa ultima frase, mi sono tracannata anche l’ultima goccia, è chiaro), perché qualcosa per la testa, a questa Violetta Mammola, le dovrà pur essere passato, se ha deciso di sbocciare con tre mesi d’anticipo. Allora mi sono fatta fiore, tanto per calarmi nella parte, e mi sono detta che forse era già stanca di questo Inverno che ancora deve cominciare. E che per “essere” può bastare schiudersi. Che aveva una tale urgenza che fosse Primavera, che la sua Primavera se l’è trovata da sola. Appena ha potuto. Come ha potuto.
Poi, senza smettere di sorriderle, mi sono allontanata. E mentre lo facevo ho buttato l’occhio negli altri cespuglietti intorno, giusto per verificare se nel mio giardino non stesse sbocciando una protesta silenziosa a mia insaputa. Ma… niente. Era lei. Solo lei. In una fuga creativa dal Tempo.
Sono rientrata, ho preso la mia roba e mi sono avviata. Avevo molte cose da essere.
La Violetta Mammola è da da sempre il fiore della mia vita. E stamattina per la prima volta ci siamo parlate.

La metafora climatico-natalizia della malinconia e dello stravolgimento del trascorrere del tempo della Giornalista e autrice radio televisiva Valeria D’Onofrio ci ricorda che più che le domande sono importanti le risposte. E la risposta delle risposte, come suggerisce Woody Allen, è l’amore.
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