La carica delle mille e una borsa in ParlamentoSaddle, Frame, Hobo, Tote, Kelly, Jackie, Birkin …… fra Transatlantico e le sale del Senato imperversa la carica delle mille e una borsa .
“La moda riflette sempre i tempi in cui vive, anche se, quando i tempi sono banali, preferiamo dimenticarlo” sosteneva Coco Chanel.

Ogni legislatura ha la sua moda, ma la politica al tempo di Renzi sta vertiginosamente cambiando verso anche al più classico e mitico degli accessori, che al di sopra di ogni altro connota personalità e stile delle parlamentari.
Borsa magistra vita…. della serie dimmi che borsa porti e ti dirò chi sei.
Già perché prima ancora di scorgere i marchi Vuitton, Chanel, Hermes, Dior, Gucci,Balenciaga, Ferragamo, Prada e cosi via, presentarsi a Montecitorio o a Palazzo Madama con una Baguette, una Ninaudiere, Mulberrys, Enveloppe, Shopper, Clutch Bauletto o una Briefcase equivale a mostrare il curriculum….
Altro che mise, gioielli, scarpe e abbigliamento, fra buvette e red carpet del Parlamento, il primo sguardo alle colleghe dalle deputate e dalle senatrici é infatti rivolto alle borse, perché trasmettono status symbol, personalità, insicurezze, ambizioni e priorità di chi le porta.
La regina degli accessori rappresenta l’oggetto più amato, desiderato, sognato da tutte le donne sin da bambine….. e tale é rimasto anche quando le….elette sono entrate in Parlamento. Con alcune differenze di stile così riassumibili:
Never without …..Parlamentari che non ce la fanno senza una borsa: Maria Elena Boschi, Annagrazia Calabria….


E esponenti politiche per le quali una borsa non è mai abbastanza….





