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L’amore e gli ideali di Francesca Morvillo Falcone

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Rubrica di critica recensioni anticipazioni

I cardini del pensiero Socrate Buddha Confucio Gesù

by Adriana Piancastelli

Francesca. Solo Francesca, donna vera, compagna di vita, forte e dolce, in una storia d’amore che diventa chiave di lettura dei ricordi di un pezzo di storia raccontata da Felice Cavallaro nel romanzo presentato a Roma nella sala della libreria Eli, dedicato a Francesca Morvillo Falcone con il ritmo ed il realismo del cinema d’autore.L’amore e gli ideali di Francesca Morvillo Falcone

Francesca, solo Francesca e intorno Palermo, i profumi, i colori, gli ideali, le speranze fin dagli anni del liceo in una famiglia profondamente per bene della borghesia professionale palermitana: magistrati per vocazione, cultura e tradizione.

Un padre severo come si usava soprattutto al Sud negli anni ’60, la mamma Lina, piena di amore, di premure e di dignità e un fratellone forte e protettivo di cui Francesca era la bellissima copia.

L’amore e gli ideali di Francesca Morvillo Falcone
Felice Cavallaro

Una professione scelta, voluta e realizzata con studi, caparbietà e stile, magistrato minorile finalmente a Palermo dopo le prime esperienze ad Agrigento.

Un matrimonio tranquillo, forse senza troppa passione, ma con il senso del bene maturato in anni giovanili.

E poi, il caso, una serata tra amici e l’incontro che cambia la vita: Giovanni Falcone, timido e ironico, intelligentissimo e sensibile, innamorato della idea concreta di giustizia e disposto a rischiare la vita per concretizzarla.

L’amore e gli ideali di Francesca Morvillo Falcone
Il magistrato Francesca Morvillo e il marito Giovanni Falcone

Fondamentalmente solo. Poche parole e molti sguardi, l’empatia che diventa complicità e condivisione, urgenza e totalità della scelta.

Si liquefanno remore, tradizioni, formalismi e precedenti legami mentre in Sicilia la mafia azzanna e si mimetizza tra molte parole e troppi riti.

Gli affreschi che Cavallaro dipinge con il realismo di chi ha vissuto tante vicende entrate nella storia sono quadri nati con grande affetto, stile e rispetto che diventano carrellate di telecamere in esterni di sangue e polvere da sparo e in interni di immenso coraggio, sgomento e amore quotidiano.

Nelle parole di Alfredo Morvillo, Dacia Maraini e Gaetano Savatteri,insieme all’Autore e a Giovanni Anfuso emerge la semplicità di pietre miliari di storia siciliana e italiana: anni affogati nel dolore, nella rabbia, nella solitudine e nella fede nella giustizia intrecciati alla voglia di costruire insieme una felicità “normale”.

Alfredo Morvillo, magistrato, sottolinea come gli anni e la costante pressione di giudici e Forze dell’Ordine abbia restituito una mafia meno aggressiva che, come diceva spesso il cognato “…ha avuto un inizio e, prima o poi – come tutti i fenomeni – avrà una fine..”. L’aggiunta della postilla amara “se tutti insieme lo vorremo”, lascia trasparire la mancanza di coralità, ancora oggi, nella consapevolezza antimafia tentando la normalizzazione della memoria del sacrificio della vita di chi ha creduto concretamente nella possibilità di vivere liberi dai gioghi criminali.L’amore e gli ideali di Francesca Morvillo Falcone

Dacia Maraini ha ricordato il senso di amore che pervade il racconto della vita di Francesca e il profondo rispetto con cui l’Autore ha saputo trattare vicende private e fasi pubbliche con delicatezza, garbo e profonda conoscenza di dati ed eventi, senza ricorrere alla narrazione in prima persona, perfino celandosi dietro uno pseudonimo, fino a diventare una voce narrante come in un dramma teatrale o in una tragedia greca.

Il respiro di Palermo pervade le pagine del libro, insieme alle contraddizioni di una città in cui basterebbe il colore del cielo per vivere bene e dove il confine tra vita e morte può essere ancora una sfida mimetizzata da un ammiccamento o da un sorriso posticcio.

Per amore, solo per amore è il senso del cuore di Francesca, una donna vera, gentile e consapevole, compagna di vita fino alla morte in mezzo all’esplosivo, al sangue e alla polvere.

Per amore, solo per amore.

E sopravvivere sarebbe stato inaccettabile: si perde la vita per difendere un ideale, un’ idea, un amore; il sacrificio di Francesca ha illuminato il senso globale della sua esistenza offrendo alla morte tutte le motivazioni in un 23 maggio pieno di sole.L’amore e gli ideali di Francesca Morvillo Falcone

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Gianfranco D'Anna
Gianfranco D'Anna
Fondatore e Direttore di zerozeronews.it Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Tg1 e Rai Palermo al maxiprocesso a cosa nostra. Ha fatto parte delle redazioni di “Viaggio attorno all’uomo” di Sergio Zavoli ed “Il Fatto” di Enzo Biagi. Vincitore nel 2007 del Premio Saint Vincent di giornalismo per il programma “Pianeta Dimenticato” di Radio1.
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