Lasciate che la Costituzione scacci gli orrori dalle carceri

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Lasciate che la Costituzione scacci gli orrori dalle carceri
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Rubrica di critica recensioni anticipazioni

I cardini del pensiero Socrate Buddha Confucio Gesù

by Augusto Cavadi

È importante che un Presidente del Consiglio dei Ministri, affiancato dalla Ministra della Giustizia, dica chiaro e tondo che gli episodi di violenza sui detenuti non sono incidenti imprevedibili, ma esito logico di un sistema difettoso sin dall’impostazione.

Ancora più importante, però, sarà che da queste dichiarazioni si passi ad interventi legislativi e amministrativi concreti.

Lasciate che la Costituzione scacci gli orrori dalle carceri
Il Premier Draghi e la Guardasigilli Cartabia in visita al carcere di S. Maria Capua Vetere

I principi costituzionali ci sono già, a partire dal terzo comma dell’articolo 27 (“Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”), ma – come sappiamo – le norme restano inefficaci sino a quando non entrano nella mentalità e nella prassi dei cittadini.  Anche in questo ambito, invece, la cultura dominante è vistosamente arretrata e stenta a recepire gli insegnamenti dell’Illuminismo e delle democrazie liberali.Lasciate che la Costituzione scacci gli orrori dalle carceri

Decine di associazioni di volontariato, in Italia, lavorano da anni per recuperare questo ritardo, ma devono affrontare resistenze e diffidenze di vario genere: i dirigenti degli istituti di reclusione e gli agenti di polizia penitenziaria, infatti, non amano sguardi estranei dentro le mura di cinta (dove, per altro, troppo spesso le leggi dello Stato vengono disattese proprio dai suoi rappresentanti). Preferiscono che il cerchio tradizionalmente chiuso – costituito da vigilanti e vigilati – non subisca interferenze da parte di potenziali testimoni ‘terzi’.

Invece è proprio questo circolo vizioso che va spezzato, potenziando e integrando la presenza della società davvero civile, a beneficio dei detenuti e dei loro custodi.Lasciate che la Costituzione scacci gli orrori dalle carceri

Dei detenuti perché, se non gli si offre qualche occasione di ripensamento e di impegno riabilitativo, usciranno dal carcere incattiviti: nel libretto Filosofare in carcere. Un’esperienza di filosofia-in-pratica all’Ucciardone di Palermo (Diogene Multimedia, Bologna 2016) ho raccontato alcune di queste iniziative di confronto dialogico su basi di pari dignità.

A beneficio degli agenti di polizia penitenziaria perché il loro lavoro è tanto delicato quanto stressante: andrebbero selezionati e formati ini8 una logica relazionale, psico-pedagogica, più che di repressione. Tra di essi ce ne sono già alcuni di grande umanità; ma non mancano altri che esprimono contrarietà alle “troppe occasioni di divertimento” che il volontariato offre a persone “meritevoli solo di punizioni e sofferenze”.

Il livello di civiltà di una società si misura sulla qualità della vita nelle scuole, negli ospedali e nelle carceri: qualità che dipendono certamente da strutture e regolamenti, ma prima di tutto ed essenzialmente dalla mentalità complessiva e dalla professionalità specifica degli insegnanti, degli operatori sanitari e del personale di custodia.Lasciate che la Costituzione scacci gli orrori dalle carceri

 

 

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