Un lavacro di Porpore dopo i veleni e gli scandali che hanno lambito Papa Francesco. L’annuncio della creazione di 13 nuovi Cardinali rappresenta l’avvio della controffensiva a tutto campo di Jorge Mario Bergoglio nei confronti tanto dell’ala conservatrice della Chiesa che tenta di delegittimarlo in tutti i modi, quanto soprattutto di coloro che ai più alti livelli della Curia vaticana si sono rivelati degli speculatori e dei profittatori ed hanno letteralmente tradito e ingannato il Pontefice 
Atteso per la fine di giugno l’annunciato Concistoro, il settimo in sette anni di Pontificato, si svolgerà il 28 novembre e farà lievitare il numero complessivo dei porporati a 240, di cui 136 elettori con diritto di voto in conclave.

Numero comprensivo della perdita delle potestà cardinalizie dell’ex sostituto della Segreteria di Stato Angelo Becciu “degradato” da Papa Francesco che dopo mesi di verifiche finanziarie, scaricabarili, mezze verità e diffuse falsità, é venuto a capo delle gravi deviazioni che si sono verificate nella gestione dell’obolo di San Pietro, le offerte che vengono direttamente inviate dai fedeli di tutto il mondo al Papa per le opere di carità.
Diverse centinaia di milioni all’anno, parte dei quali sono stati investiti in spregiudicate e tutt’altro che caritatevoli speculazioni finanziarie e presunte elargizioni a familiari.
Dei 13 nuovi Porporati 9 sono elettori e 4 ultra ottantenni, che assumeranno il titolo di Cardinale ma non potranno eventualmente partecipare al Conclave per i limiti d’età fissati da Papa Paolo VI e confermati da Papa Giovanni Poalo II.
L’identità e la visione dei Cardinali elettori del prossimo Conclave, rappresentano l’obiettivo più urgente di Bergoglio, che intende scongiurare il rischio di una discontinuità nella successione.
Questi i nuovi Cardinali:
Mario Grech, 63 ani, maltese, segretario generale del Sinodo dei vescovi.
Marcello Semeraro, leccese, 72 anni, Vescovo di Albano, subentrato la scorsa settimana a Becciu come prefetto della Congregazione delle cause dei Santi e ha finora svolto anche il ruolo di segretario del Consiglio dei Cardinali che aiuta il Papa nella riforma della Curia romana e nel governo della Chiesa universale.
Augusto Paolo Lojudice, romano, 56 anni, Arcivescovo di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino, da sempre vicino ai poveri della Capitale, dove è stato a lungo parroco prima di diventare vescovo ausiliare di Roma
Mauro Gambetti , bolognese, 65 anni, sacerdote francescano e custode del Convento di Assisi.
Antoine Kambanda, 61 anni, Arcivescovo di Kigali in Ruanda,
Wilton Daniel Gregory, 72 anni, Arcivescovo di Washington. E’ il primo Cardinale afroamericano.
Jose Fuerte Advincula, 68 anni, Arcivescovo di Capiz nelle Filippine,
Celestino Aos Braco, 75 anni, spagnolo, Arcivescovo di Santiago del Cile
Cornelius Sim, 69 anni, vicario apostolico di Brunei.

I quattro Porporati non elettori sono:
Felipe Arizmendi Esquivel, Vescovo emerito di San Cristobal de las Casas in Messico,
Silvano Maria Tomasi, vicentino, Nunzio apostolico,
Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia
Enrico Feroci, parroco a Santa Maria del Divino Amore a Castel di Leva ed ex direttore della Caritas di Roma. 
Da registrare le esclusioni illustri nella Curia romana e nelle diocesi italiane più importanti, come Milano dove l’Arcivescovo Mario Delpini rimane senza porpora anche dopo il terzo Concistoro da quando è subentrato al Cardinale Angelo Scola.
Rimangono in lista d’attesa sulla soglia del Collegio Cardinalizio anche i Presuli di alcune storiche diocesi come Venezia, il Patriarca Francesco Moraglia, come Palermo, Corrado Lorefice, come Torino, Francesco Nosiglia, e Genova, Marco Tasca.
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Fondatore e Direttore di zerozeronews.it
Editorialista di Italpress. Già Condirettore dei Giornali Radio Rai, Capo Redattore Esteri e inviato di guerra al Tg2, inviato antimafia per Rai Palermo e Tg1